Papa Leone XIV: “Il mondo ha sete di pace, la guerra non è mai santa”

Papa Leone XIV: “Il mondo ha sete di pace, la guerra non è mai santa”
Papa Leone XIV all’evento ‘Osare la Pace’ della Comunità di Sant’Egidio a Roma il 28 ottobre 2025 (Foto LaPresse/Cecilia Fabiano)

L’appello del Pontefice contro i conflitti e i loro “dolorosi cumuli di morti, distruzioni, esuli”

Un nuovo appello per porre fine alle diverse guerre che insanguinano il mondo e aprire una nuova stagione della storia dell’umanità. Papa Leone XIV, martedì pomeriggio, ha preso parte all’incontro ‘Osare la pace’ promosso dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma. Prima la preghiera con i rappresentanti delle altre religioni, tra questi l’inviato del patriarca Kirill, il metropolita di Volokolamsk e responsabile delle Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, Antonij. Poi il discorso con al centro la pace. “Il mondo ha sete di pace – ha detto il Papa -: ha bisogno di una vera e solida epoca di riconciliazione, che ponga fine alla prevaricazione, all’esibizione della forza e all’indifferenza per il diritto. Basta guerre, con i loro dolorosi cumuli di morti, distruzioni, esuli!”.

No agli “slogan religiosi usati contro le creature di Dio”

“I conflitti – ha detto ancora il Pontefice – sono presenti ovunque ci sia vita, ma non è la guerra che aiuta ad affrontarli, né a risolverli. La pace è un cammino permanente di riconciliazione“. Una riconciliazione che può avvenire tramite la preghiera da contrapporre alle “parole gridate”, ai “comportamenti esibiti” e agli “slogan religiosi usati contro le creature di Dio“.

“La guerra non è mai santa”

Mai la guerra è santa, solo la pace è santa, perché voluta da Dio!”, ha rimarcato il Papa, che si è detto certo: “La cultura della riconciliazione vincerà l’attuale globalizzazione dell’impotenza, che sembra dirci che un’altra storia è impossibile”. Infine l’appello ai governanti: “Questo è l’appello che noi leader religiosi rivolgiamo con tutto il cuore ai governanti. Facciamo eco al desiderio di pace dei popoli. Ci facciamo voce di chi non è ascoltato e non ha voce. Bisogna osare la pace! E se il mondo fosse sordo a questo appello, siamo certi che Dio ascolterà la nostra preghiera e il lamento di tanti sofferenti. Perché Dio vuole un mondo senza guerra. Egli ci libererà da questo male”. Dopo il discorso il Papa ha accesso una candela in segno di speranza con gli altri leader presenti.

Pubblicata la lettera apostolica ‘Disegnare nuove mappe di speranza”

Un incontro avvenuto nel ricordo dello storico appuntamento interreligioso promosso da san Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986. Proprio nella città di san Francesco, l’anno prossimo, in occasione dei 40 anni di quell’appuntamento, si terrà il prossimo incontro di Sant’Egidio. Dopo l’appuntamento al Colosseo il Papa ha partecipato alla Commemorazione dei 60 anni della Dichiarazione Conciliare ‘Nostra Aetate’. Martedì mattina, invece, è stata diffusa la Lettera apostolica ‘Disegnare nuove mappe di speranza’. Nel testo il Papa sottilonea che l’educazione cattolica “non può tacere” davanti alle sofferenze dei poveri sottolineando che “un’educazione alla pace ‘disarmata e disarmante’” che insegni “a deporre le armi della parola aggressiva e dello sguardo che giudica, per imparare il linguaggio della misericordia e della giustizia riconciliata“.

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