Lettera del Pontefice ai cattolici del Medioriente: "Nessuno è riuscito a far tacere le armi e a mettere fine alla tragedia della guerra"

“Un anno fa è divampata la miccia dell’odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra. Il sangue scorre, come le lacrime; la rabbia aumenta, insieme alla voglia di vendetta, mentre pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo, pace. Non mi stanco di ripetere che la guerra è una sconfitta, che le armi non costruiscono il futuro ma lo distruggono, che la violenza non porta mai pace. La storia lo dimostra, eppure anni e anni di conflitti sembrano non aver insegnato nulla”. Così il Papa, nella ricorrenza del 7 ottobre, in una lettera ai cattolici del Medio Oriente.

7 ottobre,  imam Grande Moschea Roma: “Vile attacco Hamas, preghiamo col Papa per pace”

“In occasione del primo anniversario dell’inaccettabile e vile attacco contro Israele, nonché della conseguente escalation di violenza che ha causato la distruzione e la perdita di migliaia di vite umane, ci uniamo all’appello di Sua Santità Papa Francesco affinché oggi venga proclamata una giornata di preghiera e digiuno, per implorare la pace nella Terra Santa e nel mondo”. Lo ha detto a LaPresse l’imam Nader Akkad della Grande moschea di Roma, in occasione dell’anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. “Preghiamo per un immediato cessate il fuoco e invitiamo a ricercare, mediante il dialogo e la diplomazia, un percorso di pace e fraternità”, ha aggiunto l’Imam Nader Akkad. 

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