Papa Montini, proclamato Santo, è indubbiamente tra gli ispiratori di Papa Francesco. Al timone della chiesa tra il 1963 e il 1978, gli anni del terrorismo. Scrisse una lettera alle Brigate Rosse per chiedere la liberazione di Aldo Moro
Il Papa mite, di basso profilo, la cui grandezza si è scoperta col passare dei decenni, è nato a Concesio il 26 settembre del 1897. A Paolo VI si deve la stagione di riforma che la Chiesa sta vivendo anche grazie alla forza propulsiva di Bergoglio. Non a caso fu lui, chiudendo il Vaticano II, a parlare di una Chiesa 'samaritana', più incline a 'incoraggianti rimedi' che a 'deprimenti diagnosi'.
Papa Montini è indubbiamente tra gli ispiratori di Papa Francesco. È stato al timone della Chiesa tra il 1963 al 1978, anni duri e difficili per l'Italia e per il mondo e lui fu uno dei protagonisti principali. Erano gli anni del terrorismo, delle Brigate Rosse. Il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro, una devastante crisi politico-istituzionale frutto dello scandalo Lockheed, culminata con le dimissioni dell'allora presidente della Repubblica, Giovanni Leone (15 giugno), al quale, il 9 luglio, subentrò Sandro Pertini.
Fu il primo Papa del Novecento a varcare i confini italiani. Dopo 2000 anni fece sì che Pietro tornasse in Terra Santa. Viaggiò in Africa, America, Oceania e Australia, Asia, fin quasi alle porte della Cina. Fu il primo Pontefice a tenere un discorso alle Nazioni Unite, a New York parlò lunedì 4 ottobre 1965, con quel "Mai più la guerra" che molti ricordano in francese, la lingua con cui lanciò l'accorato invito: "Jamais plus les uns contre les autres, jamais, plus jamais".
Memorabile è stata la sua lettera inviata alla Brigate rosse per chiedere la liberazione di Aldo Moro e il suo grido d'aiuto a Dio durante l'omelia ai funerali del segretario della Dc. "Io scrivo a voi, uomini delle Brigate Rosse – recita la lettera, rivolta ai terroristi – restituite alla libertà, alla sua famiglia, alla vita civile l'onorevole Aldo Moro, uomo buono ed onesto, che nessuno può incolpare di qualsiasi reato, o accusare di scarso senso sociale e di mancato servizio alla giustizia e alla pacifica convivenza civile". E ancora: "E vi prego in ginocchio,, semplicemente, senza condizioni". Poi Moro venne ucciso e lui, nell'omelia, lanciò un urlo di disperazione: "Dio della vita e della morte, tu non hai esaudito la nostra supplica per la incolumità di Aldo Moro, di questo uomo buono, mite, saggio, innocente ed amico". Il 6 agosto 1978, alle 21.40, Papa Montini si spense nella residenza di Castel Gandolfo a causa di un edema polmonare.
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