Kamala Harris non esclude di ricandidarsi alla presidenza Usa nel 2028

Kamala Harris non esclude di ricandidarsi alla presidenza Usa nel 2028

La democratica battuta da Trump nella corsa alla Casa Bianca potrebbe ritentare

L’ex vicepresidente Usa Kamala Harris, che sta viaggiando per il Paese per promuovere il suo libro di memorie sulla campagna presidenziale, ha detto in un’intervista all’Associated Press di non escludere una sua ricandidatura per la corsa alle presidenziali del 2028. Harris, 60 anni, ha affermato di non aver preso alcuna decisione sul proprio futuro politico. Ha chiarito che una nuova candidatura nel 2028 è ancora possibile e che si considera una figura di spicco del partito e una voce nel dibattito nazionale. “Sono una leader del partito”, ha detto ad AP, “prendo sul serio la responsabilità e il dovere che sento” come precedente candidata. Ciò “include viaggiare per il Paese parlando e soprattutto ascoltando la gente”, ha affermato e “preparare la gente a combattere nelle elezioni di midterm” nel 2026.

I prossimi progetti di Kamala Harris

Gli assistenti di Harris hanno confermato che la ex vicepresidente aiuterà i candidati governatori democratici Mikie Sherrill nel New Jersey e Abigail Spanberger in Virginia con eventi virtuali e appelli per la raccolta fondi. Recentemente Harris ha presieduto una raccolta fondi per il candidato al Senato della Carolina del Nord Roy Cooper, ex governatore e suo amico di lunga data. Alla fine del mese, ha in programma di fare campagna per il ‘Sì alla Proposta 50’ in California, la misura elettorale che consentirebbe una ridefinizione dei distretti congressuali dello Stato guidata dai democratici per contrastare il gerrymandering repubblicano in Texas e in altri Stati controllati dai repubblicani.

La candidata democratica alle presidenziali del 2024 ha detto nell’intervista ad AP che rimane in contatto con i democratici al Campidoglio, incoraggiandoli a mantenere le loro richieste affinché il presidente Donald Trump e la maggioranza repubblicana al Congresso affrontino l’imminente aumento dei premi dell’assicurazione sanitaria dell’Affordable Care Act. “I repubblicani controllano la Camera. Controllano il Senato. Controllano la Casa Bianca. Sono al comando e sono responsabili dello shutdown“, ha affermato. I democratici, ha detto, “stanno facendo la cosa giusta difendendo i lavoratori e non permettendo ai repubblicani di attuare un taglio delle tasse per i più ricchi del nostro Paese a spese dei lavoratori americani”.

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