Nepal, il governo blocca Facebook e Youtube e scoppia la protesta: le immagini

Decine di migliaia di persone hanno protestato nella capitale del Nepal dopo che le autorità hanno deciso di bloccare la maggior parte delle piattaforme di social media, tra cui Facebook, X e YouTube, affermando che le aziende non si erano registrate e non si erano sottoposte alla supervisione del governo. I manifestanti hanno sfondato i fili spinati a Kathmandu e hanno costretto la polizia antisommossa a ritirarsi mentre circondavano il palazzo del Parlamento.

La polizia ha lanciato gas lacrimogeni e idranti, ma era in inferiorità numerica e ha cercato rifugio nel complesso del Parlamento. La situazione è rimasta tesa e il governo ha annunciato il coprifuoco per lunedì intorno al Parlamento, alla segreteria del governo, alla residenza presidenziale e alle zone chiave della città. La mossa delle autorità è arrivata quando il governo ha inviato al Parlamento un disegno di legge che mira a garantire che le piattaforme social siano “gestite in modo adeguato, responsabile e trasparente”. Il disegno di legge prevede che le aziende nominino un ufficio di collegamento o un referente nel Paese.