Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale conferma che le autorità israeliane hanno certificato, attraverso esame del Dna, il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italiano-israeliano di 65 anni, irreperibile da sabato 7 ottobre dopo l’attacco terroristico contro il kibbutz di Beeri. L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv – viene sottolineato – è in contatto con la famiglia per assicurare ogni possibile assistenza in questo difficile momento.
Tajani: “Continuiamo a lavorare per altri due italiani dispersi”
“Purtroppo, con gran dispiacere, devo confermare la morte di uno dei tre italiani, che erano scomparsi dopo l’attacco ai kibbutz della settimana scorsa, il più grande. L’esame del Dna è stato fatto e ci conferma che è lui, purtroppo. Sono rimasti in due gli italiani che sono scomparsi. Probabilmente sono ostaggi, non lo sappiamo. Non posso far altro che esprimere le mie condoglianze alla famiglia. Sono stato con i figli l’altro giorno a Tel Aviv. Adesso continuerò a lavorare per cercare di far liberare gli altri due italiani, che mi auguro siano vivi e siano ostaggi di Hamas. Abbiamo fatto di tutto per salvarli: uno, purtroppo, è morto. Speriamo ora di lavorare per gli altri due”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un incontro a Monza ad Assolombarda.