Ucraina: Salvini contestato a Przemysl. Il leader Lega tira dritto: “Aiutiamo chi scappa da guerra”

Ucraina: Salvini contestato a Przemysl. Il leader Lega tira dritto: “Aiutiamo chi scappa da guerra”
Guerra Ucraina, il leader Lega Matteo Salvini in visita in Polonia

Renzi: “Serve la polemica, non le pagliacciate”. Boldrini: “Non so più come commentare le gesta di Salvini e mi pare di non essere la sola”

Scoppia la polemica dopo la contestazione al leader della Lega, Matteo Salvini, al suo arrivo alla stazione ferroviaria di Przemysl, cittadina che dista circa 15 chilometri dalla frontiera con l’Ucraina. Il video è stato pubblicato dal sito polacco ‘Nowiny24’. Nelle immagini si vede il sindaco della città, Wojciech Bakun, con a fianco Salvini. Bakun, dopo aver ringraziato molte organizzazioni italiane che sostengono i rifugiati, mostra al senatore una maglietta con il volto di Vladimir Putin. “L’iniziativa dell’incontro odierno è nata da Salvini. Stamattina ho ricevuto l’informazione che avrebbe visitato Przemysl. Lo ritengo insolente da parte sua, così ho deciso di regalargli una maglietta con l’immagine del suo amico Putin e invitarlo a visitare un centro con i rifugiati in cui ci sono migliaia di vittime di questa guerra. Solo l’ultimo giorno la Polonia ha accolto 150mila rifugiati, di cui solo Przemysl circa 43mila”, le parole di Bakun riportate dal sito polacco. A questo punto Salvini decide di allontanarsi dal punto dell’incontro, mentre si sentono alcuni italiani che lo contestano al grido di ‘sei un pagliaccio, buffone’. “Sono qua per aiutare”, risponde il leader della Lega prima di andare via. “Il primo politico a venire qui? Spero ce ne siano altri. La Polonia sta facendo tantissimo, un milione di rifugiati, l’Europa dovrebbe fare di più. La Polonia è lasciata un po’ da sola”, aggiunge. E, sollecitato dai cronisti, chiarisce: “Non vado in Russia da 5-6 anni, sono in Polonia, io voglio la pace. Certo, condanniamo Putin e l’aggressione russa”.

La contestazione a Salvini fa il giro del web e scatena il dibattito. “Ho detto a Salvini in tutti i modi che in questa fase serve la politica, non le pagliacciate. Questo sindaco polacco glielo ha spiegato in modo ancora più chiaro. Meglio se Salvini torna a casa prima possibile, meglio per lui dico”, twitta il leader di Italia viva, Matteo Renzi.

“Prima era a favore delle armi, perché ‘la difesa è sempre legittima’ e avrebbe ‘ceduto due Mattarella per mezzo Putin’. Oggi si dice pacifista e va ad accogliere i rifugiati ucraini al confine. Non so più come commentare le gesta di Salvini e mi pare di non essere la sola”, sbotta la dem Laura Boldrini. “Salvini è a andato fino in Polonia per farsi dire quello che molti pensano anche in Italia. Il suo rapporto con Putin è imbarazzante per tutti”, scrive poi su Twitter Andrea Marcucci (Pd). Critiche al leader leghista anche da LeU per bocca di Francesco Laforgia: “C’è una guerra in corso, migliaia di profughi e tanto dolore. Della passerella di un politico italiano, che raggiunge i luoghi della disperazione solo per far dimenticare le posizioni assunte nel recentissimo passato, non avevamo francamente bisogno”.

Salvini tira dritto e replica senza mandarle a dire: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”. Il segretario del Carroccio, nel suo secondo giorno al confine tra Polonia e Ucraina, ha fatto tappa oggi nel centro della Caritas a Rzeszów e in altre due località, Przemysl e poi Kijowska. “Domani – racconta il leader leghista – un pullman porterà in Italia 50 fra bimbi e famiglie, ma purtroppo è solo una goccia. Per questo sabato abbiamo deciso di organizzare una missione con pulmini, van e furgoni da Milano, guidati da volontari, che dopo 20 ore di viaggio potranno lasciare in questo centro a Kijowska pannolini, medicine, vestitini e altro, riportando in Italia quanti più bimbi e famiglie possibili. Una carovana di pace Se ci state, lo facciamo. Io lo faccio lo stesso”.

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