Il bilancio delle vittime degli scontri avvenuti tra Israele e Hamas è di almeno 243 morti

Israele ha revocato tutte le restrizioni d’emergenza che erano state imposte a causa del conflitto dei giorni scorsi, dopo il raggiungimento di una tregua. In una conferenza stampa il premier israeliano Benjamin Netanyahu – insieme al generale delle Forze di difesa israeliane Aviv Kochavi, al direttore dello Shin Bet Nadav Argaman, al ministro della Difesa Benny Gantz – che “non tollererà più alcun lancio di razzi”, mettendo così in guardia Hamas da ogni futura aggressione. In caso contrario, Israele risponderà “con un nuovo livello di forza“. Se Hamas pensa che tollereremo lanci di razzi, si sbaglia”, ha aggiunto il primo ministro, risponderemo “con un nuovo livello di forza a ogni espressione di aggressione contro le comunità attorno a Gaza e ogni altra parte d’Israele”.

Il bilancio delle vittime a Gaza dopo la tregua accettata da Netanyahu

I corpi di altri nove palestinesi, tra cui un bambino, sono stati estratti dalle macerie dalle squadre di soccorso a Gaza, dopo gli scontri tra Israele e Hamas durati 11 giorni. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Otto corpi sono stati estratti nell’area di al-Qarara, a nord-est della città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, mentre uno nel quartiere di Tal al-Hawa, a sud di Gaza City. econdo l’agenzia palestinese Wafa, il bilancio delle vittime degli scontri avvenuti tra Israele e Hamas è di almeno 243 morti, inclusi 66 bambini, 39 donne e 17 anziani. Altre 1.910 persone sono rimaste ferite. Di questi, 90 sono gravi e 560 bambini. 

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