Coppa Italia: Napoli ko, Atalanta in finale contro la Juventus

A Bergamo netta vittoria dei nerazzurri per 3-1

Sarà l’Atalanta l’avversario della Juventus nella finale di Coppa Italia in programma il 19 maggio, con sede ancora da stabilire. Nella seconda semifinale di ritorno, la squadra di Gian Piero Gasperini ha battuto il Napoli di Rino Gattuso per 3-1 trascinata da un super Pessina, autore di una doppietta decisiva. Di Zapata l’altro gol atalantino, mentre non basta agli azzurri l’illusoria rete di Lozano. Per l’Atalanta è la seconda finale di Coppa Italia in tre anni, dopo quella del 2019 persa contro la Lazio, a conferma di essere ormai una realtà importante del nostro calcio. L’obiettivo è ora conquistare il primo trofeo di questo ciclo fantastico. Mastica amaro il Napoli, che ha lottato fino alla fine ma ha pagato carissimo le assenze in difesa di Manolas e Koulibaly. Due dei tre gol atalantini sono infatti arrivati proprio per vie centrali. Male in attacco Osimhen, anonimo per quasi novanta minuti e pericoloso solo una volta nel finale. Per Gattuso la situazione si fa sempre più difficile, decisiva a questo punto la partita di sabato contro la Juve. Un altro ko potrebbe costargli la panchina.

Diverse le novità nelle formazioni. Nelle file nerazzurre, Gasperini schiera Palomino in difesa al posto di Romero. Sulle fasce gioca Sutalo a destra vista l’indisponibilità sia di Hateboer che di Maehle, mentre a sinistra c’è Gosens. In attacco, infine, spazio a Muriel al fianco di Zapata con Ilicic in panchina. Nel Napoli, Gattuso schiera un 4-3-3 con Ospina in porta; Maksimovic-Rrahmani centrali, Hysaj a sinistra e Di Lorenzo a destra. A centrocampo Elmas, Bakayoko e Zielinski. In attacco il tridente inedito composto da Lozano, Osimhen e Insigne. Il tecnico azzurro deve fare a meno anche di Mertens, ancora in Belgio per curare la caviglia infortunata.

Parte meglio il Napoli, pericoloso due volte con Insigne nei primi dieci minuti. Gli azzurri di Gattuso trovano subito in Lozano una spina da spingere nel fianco dell’Atalanta, il messicano quando parte in velocità mette in difficoltà la più fisica a strutturata difesa orobica. Alla prima occasione, però, i nerazzurri colpiscono con un gran destro dalla distanza di Zapata che sorprende Ospina. Al 10′ è 1-0 per l’Atalanta. Il Napoli accusa il colpo e dopo cinque minuti capitola di nuovo, questa volta è Pessina a battere da due passi Ospina su assist di Zapata. Difesa azzurra colta impreparata nell’occasione. Insigne prova a scuotere i compagni con una conclusione dal limite, deviata in angolo. E’ solo un fuoco di paglia, l’Atalanta controlla agevolmente e prima dell’intervallo sfiora anche il 3-0 con Muriel e il solito Zapata.

Nel secondo tempo, Gattuso si gioca subito la carta Politano al posto di Elmas. Gli azzurri si riversano in attacco e hanno anche una buona occasione che Lozano non riesce a sfruttare. Il messicano si rifà al 54′, quando in mischia accorcia le distanze dopo una respinta di Gollini su un suo stesso tiro. L’Atalanta sembra rientrata in campo svagata e forse paga del risultato maturato nella prima frazione. Gasperini prova a correre ai ripari mandando in campo Ilicic al posto di Muriel. In pochi minuti lo sloveno semina subito scompiglio nell’area del Napoli. Atalanta vicina al gol con Gosens, Zapata, con lo stesso Ilicic e con Pessina. Gattuso ci crede e manda in campo forze fresche a centrocampo: Demme e Lobotka al posto di Bakayoko e Zielinski. Replica Gasperini con Caldara al posto dell’ammonito Palomino. A un quarto d’ora dalla fine Napoli vicinissimo al gol qualificazione con Osimhen, un super Gollini salva l’Atalanta. Al 78′ i nerazzurri chiudono però i conti con il 3-1 firmato ancora dall’ottimo Pessina, bravo a battere Ospina dopo una bella combinazione al limite dell’area con Ilicic e Zapata. E’ il colpo del ko per il Napoli, che abdica così da campione in carica. Per Gattuso si prospettano tre giorni di processi, non proprio il modo migliore per preparare la sfida di campionato in programma sabato contro la Juve al Maradona.