Neonati morti: Cassazione, domiciliari a Petrolini perché reati non ripetibili

Roma, 15 mag. (LaPresse) – “Chiara Petrolini ha potuto commettere i gravissimi reati che le sono ascritti in quanto ella è stata capace di instaurare e coltivare una ricca ed articolata vita di relazione ed affettiva che in regime di arresti domiciliari le sarebbe, invece, giocoforza inibita e i fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili”. Lo scrivono i giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione nelle motivazioni con cui hanno confermato gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane di Taversetolo, in provincia di Parma, arrestata con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere dei suoi due figli neonati, sepolti nel giardino nella villa dove viveva con la famiglia a Vignale di Traversetolo.