Milano, 25 apr. (LaPresse) – In vista del 25 aprile, “le polemiche sono state davvero tante e pretestuose. Sobrio è un aggettivo che pronuncerei altre 100 volte. Il corpo del Pontefice non è stato ancora tumulato, cinque giorni di lutto nazionale in un’Italia che è culla del cattolicesimo. Mi sembrava e ci sembrava giusto che tutte le manifestazioni potessero svolgersi ma nella sobrietà del contesto. Non c’era nulla di offensivo”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, a ‘4 di sera’ su Retequattro. Rispondendo a una domanda sui sindaci che hanno vietato di cantare ‘Bella ciao’, Musumeci ha risposto: “Sono libere scelte dei primi cittadini. Non conosco l’origine di questo divieto. Dopo” i funerali del Papa di “sabato, ognuno è libero di cantare e di ballare. Oggi tutti gli occhi sono puntati sull’Italia, noi abbiamo il dovere di evitare degenerazioni nelle nostre manifestazioni, che dovrebbe coinvolgere tutti i cittadini di destra e di sinistra, se vogliamo bene all’Italia”, ha aggiunto.

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