Milano, 30 set. (LaPresse) – “Il Papa fa le sue affermazioni, noi come medici cittadini italiani abbiamo il dovere di rispettare una legge dello Stato, che non implica le posizioni personali. Vanno distinte l’etica, la morale, la religione che regolano la vita personale dalla tutela della salute delle donne”. Lo dice a LaPresse Elsa Viora, presidente eletto della Sigo, la Società italiana di Ginecologia e ostetricia, in merito alle parole pronunciate ieri da Papa Francesco sull’aborto. La legge 194 “è stata approvata dal parlamento italiano e confermata da un referendum con i voti anche di donne e uomini cattolici. Sappiamo bene, inoltre, che negli Stati dove l’aborto è illegale esistono quelli clandestini, con conseguenze nefaste sulla salute delle donne”, sottolinea Viora. ‘Sicari’ “è un termine forte – aggiunge – ma non spetta a me commentare le parole usate da una persone che riveste un ruolo religioso così importante. Come ginecologi riteniamo che rispettare la legge che peraltro prevede l’obiezione di coscienza e tutelare la salute delle donne sia un dovere, che non implica una posizione personale”, conclude.
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