Milano, 22 lug. (LaPresse) – Se Donald Trump dovessere essere rieletto alla Casa Bianca “scopriremo se è ancora vero – come scoprirono i Repubblicani sotto l’amministrazione Reagan – che i deficit non contano per gli Usa”. Lo dice a LaPresse Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Alcaro spiega che “la ricetta economica del repubblicanesimo Maga – di cui Trump è iniziatore e grande profeta – è molto semplice e contiene due elementi tradizionali del repubblicanesimo reaganiano: tasse basse e deregolamentazione forsennata, e poi un elemento di novità che è una fissa di Trump, le tariffe alte”. “Se Trump attua quanto ha promesso durante questa campagna elettorale, e se arriva all’estremo di adottare una tariffa del 10% su ogni bene in entrata e del 60% se non più alta sui beni dalla Cina, gli Stati Uniti vanno incontro a grave problema, perché le tariffe sono uno strumento economico inflazionistico e depressivo della crescita”, dice ancora, sottolineando che “si rifletterebbero negativamente sul consumatore, in particolare quello che ha meno possibilità di spesa sui beni superflui”.

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