Cagliari, 6 mag. (LaPresse) – Non ci fu peculato nell’uso di fondi pubblici: sono cadute le accuse nei confronti di 10 ex consiglieri regionali del Pd, per i quali è stato negato il rinvio a giudizio. Si è chiuso in tribunale a Cagliari con proscioglimenti perché il fatto non sussiste o perché il fatto non costituisce reato, e con diverse prescrizioni su singoli capi di imputazione, il procedimento per il presunto uso illecito dei fondi destinati al gruppo del Pd nel corso della legislatura 2009-2014 del consiglio regionale della Sardegna. La giudice Ermengarda Ferrarese ha fatto cadere tutte le accuse nei confronti dei dieci imputati per i quali il pubblico ministero Andrea Vacca aveva chiesto il rinvio a giudizio. Alla chiusura delle indagini, nell’ottobre 2020, la procura di Cagliari aveva ipotizzato il peculato per l’uso di denaro pubblico destinato per finalità non istituzionali nei confronti di 16 ex consiglieri. Spese per decine di migliaia di euro sborsate – secondo l’accusa – per acquisti che si ritenevano non legittimi per l’attività istituzionale del gruppo. Per alcuni era scattata la prescrizione, mentre altri erano stati archiviati in sede di indagine. Oggi sono stati prosciolti i politici Giuseppe Cucca, Giampaolo Diana, Valerio Meloni, Cesare Moriconi, Chicco Porcu, Gian Valerio Sanna, Antonio Solinas, Gavino Manca, Francesco Sabatini e Mario Bruno. Per tutti il sostituto procuratore aveva chiesto il rinvio a giudizio.

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