Ayodhya (India), 22 gen. (LaPresse/AP) – Costruito a un costo stimato di 217 milioni di dollari e distribuito su quasi 3 ettari, il tempio sorge sulle macerie di una moschea del XVI secolo. Fu raso al suolo nel 1992 da folle indù che ritenevano che la Moschea di Babri fosse stata costruita sulle rovine del tempio che segnava il luogo di nascita del dio Ram. Il sito è stato a lungo un intenso punto di scontro religioso per le due comunità, con la demolizione della moschea che ha scatenato sanguinose rivolte in tutta l’India in cui sono morte 2.000 persone, per lo più musulmani. La disputa si è conclusa nel 2019 quando, con una decisione controversa, la Corte Suprema indiana ha definito la distruzione della moschea “una grave violazione” della legge, ma ha concesso il sito agli indù.