Roma, 26 apr. (LaPresse) – “Emulazione no, ispirazione sì. Ma ci deve essere già di base un disturbo di personalità e un problema con il genitore vissuto come un ostacolo da eliminare”. Così la criminologa Roberta Bruzzone commenta con LaPresse i recenti fatti di cronaca di Reggio Emilia e Avellino, in cui i figli hanno ucciso un genitore. “Questi eventi – continua Bruzzone – si sviluppano in contesti in cui i ragazzi sono cresciuti senza sperimentare sentimenti quali l’empatia e non tollerando regole e frustrazioni. Si tratta di adolescenti narcisisti che vedono nei genitori un limite da eliminare” spiega la criminologa. E sottolinea come queste “fantasie distruttive” sono più diffuse di quanto si pensi. Ma, nella maggior parte dei casi restano, appunto, fantasie.

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