Milano, 27 feb. (LaPresse) – “Il Signore dirà: da dove vieni, Luca, fratello? E Luca risponderà: vengo da una terra dove si muore e non importa a nessuno, dove si può far soffrire senza motivo e senza chiedere scusa. Il Signore forse dirà: Luca, scriverò il tuo nome nel libro della vita. Io ti benedico, Luca, per ogni bicchiere d’acqua e pane condiviso”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, durante l’omelia dei funerali a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, 43 anni, ucciso lunedì scorso nella Repubblica democratica del Congo.

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