Roger Federer apre la polemica su Sinner e Alcaraz. Ogni volta che colpiva la pallina lasciava il segno. E adesso lo fa anche con le parole. L’ex campione svizzero si è pronunciato sul dominio dei nuovi sovrani del tennis mondiale ed è bastato un suo pensiero, suffragato dalla sua lunga e floridissima esperienza sui campi, per sollevare un dibattito sulla rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Federer e l’accusa ai direttori dei tornei
Durante il podcast ‘Served’ con Andy Roddick, l’ex numero uno ha attaccato gli organizzatori di tornei facendo riferimento alle superfici e di come si punti ormai a ‘standardizzare’ le condizioni di gioco: “Capisco che cerchino di rendere più lenti i campi. Questo incide su chi ha bisogno di colpire vincenti straordinari per battere Sinner. Hanno rallentato consapevolmente i campi per favorire finali tra l’altoatesino e lo spagnolo. Un giocatore più debole infatti deve colpire colpi straordinari per battere Jannik, mentre se ci fosse una superficie più veloce potrebbe bastare un po’ di tempismo e non solo la potenza”, ha spiegato il campione svizzero che ha dunque acceso la polemica sul tennis attuale sostenendo che i direttori stanno modificando velocità di campi e palline rendendo ogni settimana ‘praticamente identica’.
Un’escamotage per influenzare negativamente secondo Federer, la competitività e la diversità delle sfide. Queste soluzioni mirano a rendere il tennis più dinamico, molto simile ai tempi in cui il centro del circuito era focalizzato sulla sfida tra lui e Nadal. La polemica arriva proprio alla vigilia degli Atp di Pechino, un 500 dove Sinner inizia la rincorsa allo spagnolo che lo ha sconfitto e spodestato dal trono di numero uno e che alla Laver Cup è stato sconfitto dallo statunitense Taylor Fritz, in due set a sorpresa.
La polemica alla vigilia del China Open 2025
Campione nel 2023 e finalista nel 2024, Sinner debutta contro il croato Marin Cilic, numero 59 del mondo, affrontato solo una volta, in Coppa Davis nel 2021 (vinse l’azzurro in tre set, in rimonta). Il numero 2 del mondo, prima testa di serie, è nel quarto di Karen Khachanov (testa di serie numero 5). In semifinale potrebbe incontrare l’australiano Alex De Minaur (3 del tabellone) o il ceco Jakub Mensik (7). In campo anche Lorenzo Musetti che si presenterà nella capitale cinese reduce dalla sconfitta in finale nell’Atp 250 di Quengdu cedendo al tie break al cileno Alejandro Tabilo con il punteggio di 6-3 2-6 7-6 (5), dopo aver sprecato due match ball. Musetti (quarta testa di serie) debutta contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard (36), che ha battuto in tutti i tre precedenti confronti diretti: sull’erba nel 2024 a Stoccarda e a Wimbledon, sul duro quest’anno allo US Open. In caso di successo potrebbe scontrarsi al secondo turno con il kazako Alexander Bublik, suo compagno nel torneo di doppio. “A volte vinci, le altre impari – ha detto Musetti dopo la finale persa -. Penso che per tornare a vincere un torneo sia solo questione di tempo. Andrà meglio la prossima settimana, spero”. Pechino lo aspetta.