La campionessa ha lasciato la struttura milanese pronta a iniziare il percorso di riabilitazione: "Non mollo"

Federica Brignone lascia la clinica della Madonnina. La campionessa nella struttura meneghina è stata operata con successo a tibia e perone. Brignone all’uscita dall’ospedale milanese è stata travolta da un bagno di folla e affetto. Qualcuno però si è spinto un po’ troppo oltre, avvicinandosi all’arto operato: “Non toccatemi la gamba“, il monito della sciatrice, che poi ha risposto alle domande sul suo rientro: “Olimpiadi Milano-Cortina? È sicuramente uno stimolo per il lavoro di recupero, ma ci sarò solo se potrò competere al meglio delle mie possibilità”.

“Le Olimpiadi? Oggi non lo possiamo sapere, sono uno stimolo perché lo erano prima. Volevo continuare la stagione e la carriera per i Giochi in casa. Ora non voglio che questa cosa distrugga il mio percorso: l’importante adesso è guarire nel modo giusto, sarà competitiva solo nel momento in cui la mia gamba sarà guarita, osare e andare a 100km/h e giocarti delle medaglie lo puoi fare solo se sei al 100%” ha raccontato la 34enne valdostana.

Io non so ancora quanto ci vorrà. Non sappiamo ancora tutto quello che ci vorrà, lavoreremo molto a step. Inizierò fisioterapia già da lunedì. E poi da lì prossimo step sarà quello della Tac di controllo e vedremo come va la guarigione dell’osso. Poi da lì faremo poi tutto il resto dei programmi. Cerchiamo di capire qual è la cosa migliore da fare” ha aggiunto la vincitrice della Coppa del Mondo generale. 

La parola d’ordine per Federica, al momento è serenità. “Voglia di lottare? Quello sì, io non sono di sicuro una che molla. Non è nella mia indole. Anzi io penso che tutte le cose che ti succedono nella vita siano solo uno spunto e un qualcosa da cui puoi trarre insegnamento. Puoi cercare di essere una persona e un atleta migliore e sicuramente anche da questa situazione brutta ci saranno delle cose belle e delle cose positive”, ha concluso.

La campionessa dopo essersi concessa qualche minuto di saluti davanti alla stampa e ai tifosi, in sedia a rotelle, è stata accompagnata a casa dalla madre, dal fratello e dallo staff della Fisi. 

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