A svelare il mistero dietro il mancato "accordo del secolo" in F1 dopo 30 anni è l'allora Presidente del Cavallino Piero Fusaro, su Quattroruote di agosto

 E' stato per 30 anni uno dei principali gialli della Formula 1: il motivo che impedì la conclusione dell'accordo tra la Ferrari e Ayrton Senna, un'abbinata che avrebbe esaltato l'intero circus e di certo dato nuova e vitale propulsione alla Fiat in Brasile. A scrivere, o riscrivere, la storia è il mensile Quattroruote in un servizio esclusivo nel numero di agosto da ieri in edicola, a raccontare è Piero Fusaro, allora Presidente del Cavallino, già alto dirigente Fiat ed in qualche modo 'delfino' del Drake.

 E' l'estate del 1990, grazie all'abile trama del direttore gare di Maranello Cesare Fiorio, la Ferrari sta per calare l'asso decisivo: l'accordo con il popolarissimo campione brasiliano Ayrton Senna. Tutto è pronto e la stesura del contratto è stata complicatissima. Così un anno dopo avere strappato Alain Prost alla McLaren, il Cavallino sta per sparigliare. Ma qualcosa va storto e quell'accordo sulla scrivania del Presidente Fusaro non verrà mai ratificato.

 Fino a qui la vicenda era già stata raccontata da Cesare Fiorio. Nessuno aveva mai saputo però il motivo di quel sogno ferrarista sfumato all'ultimo. Ci ha messo 30 anni il manager 'vecchio stampo' Fusaro a sciogliere le reticenze e svelare il retroscena, rispondendo alla chiamata del mensile Quattroruote. Fu all'epoca una questione di gelosia e ostracismo di Prost e quindi una decisione dall'alto presa dallo stesso Gianni Agnelli. Il francese, acerrimo avversario del brasiliano, prese come il fumo negli occhi il possibile approdo del nemico di sempre Senna in Ferrari, chiese quindi ed ottenne un incontro privato alla proprietà scavalcando ogni gerarchia e riuscì a strappare all'Avvocato il veto al matrimonio.

 Prost, già in testa alla classifica piloti,  mise sul piatto il rinnovo per la stagione successiva e Senna rimase alla McLaren. La rivelazione è stata confermata a Quattroruote da Cesare Romiti. Il resto della storia è noto. Chissà come sarebbe andata altrimenti 

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