Le ultime notizie sull'edizione numero 108 della corsa rosa, che scatterà dall'estero

Si è svolta lunedì 13 gennaio all’Auditorium di Roma la presentazione di tappe e percorso del Giro d’Italia 2025. Le prime tre tappe della 108esima edizione della Corsa Rosa si disputeranno in Albania.

Giro al via con la Durazzo-Tirana

Si comincia venerdì 9 maggio con la Durazzo-Tirana, 164 chilometri (con 1.800 metri di dislivello e re Gp della montagna), all’indomani crono individuale di 13,7 km a Tirana (con una salita di 1,5 km al 6%) e domenica 11maggio, 160 km da Valona a Valona. con 2700 metri di dislivello e salita con il 14% di pendenza massima. E’ la 15volta che la corsa rosa scatta dall’estero. La prima avvenne nel 1965 con partenza da San Marino. Queste le altre tappe inaugurali fuori dai confini italiani: 1966 Montecarlo (Principato di Monaco); 1973 Verviers (Belgio); 1974 Città del Vaticano; 1996 Atene (Grecia, per il centenario dell’Olimpiade moderna e della Gazzetta); 1998 Nizza (Francia); 2002 Groningen, 2006 Seraing (Belgio); 2010 Amsterdam: 2012 Herning (Danimarca); 2014 Belfast (Irlanda del Nord); 2016 Apeldoorn (Olanda); 2018 Gerusalemme (Israele), 2022 Budapest (Ungheria).

Dagnoni: “Gli italiani possono vincere tappe”

“Che Giro sarà? Ogni anno ci sanno sorprendere inserendo qualche novità. Quest’anno sappiamo che la novità della grande partenza dell’Albania sarà un qualcosa di eccezionale perché i luoghi mi hanno già detto che meritano davvero di essere visti e visitati, però credo comunque che come sempre il Giro d’Italia, sarà anche la cosa più dura, perché sappiamo che comunque i nostri percorsi non sono mai banali”. Così Cordiano Dagnoni, presidente della Federiciclismo, alla presentazione della 108esima edizione del Giro d’Italia.

“Non ci sarà mai un vincitore per caso, per cui io non ho voluto mai sapere qualcosa in anticipo al di là della grande partenza, proprio perché mi piace. le aspettative sono sempre grandi come al solito. Speranze d’azzurro ci sono o no? Sulle corse a tappe direi di no, ma sono molto confidente dei nostri ragazzi che possono puntare alle tappe. Parliamo di Milan per le tappe veloci parliamo di Ganna e Affini nelle crono ma anche di un Tiberi che sta maturando. Magari anche Pellizzari. Ecco diciamo che i nostri ragazzi a differenza di tanti altri fenomeni esteri crescono con una maturazione più lenta. Però confidiamo proprio che sia l’anno giusto per poterli vedere sul podio”, ha aggiunto.

Cassani: “Bella lotta, non c’è uomo da battere”

“Come sarà questo Giro d’Italia? E’ soprattutto la terza settimana la più dura, con tre tapponi veri e propri. Mi sembra un po’ meno duro rispetto all’anno scorso, nella prima settimana. Anche se, le prime tre tappe, a parte la cronometro, sono due tappe dove ci sono un paio di salitelle nel finale, quindi non sono tappe per velocisti veri e propri, quindi potrebbe anche vedere di capitare qualcosa. È naturale che su un percorso del genere, un corridore alla Van Aert è possibile e probabile che possa conquistare la maglia rosa”. Così Davide Cassani, ex ct della Nazionale di ciclismo su strada alla presentazione del Giro d’Italia. “Per gli italiani solo possibilità di tappa? Bisogna capire Tiberi che l’anno scorso ha fatto quinto. Allora, se l’anno scorso, in base ai corridori, sapevamo chi era l’uomo da battere e sapevamo che era difficile batterlo, in questo Giro la situazione è un po’ più ingarbugliata, perché comunque i due Simon, Carapaz, Roglic, Martinez, ci sono tanti corridori che lotteranno, quindi sembra che il campo dei partenti sia comunque di ottimo livello. Poi bisogna vedere se verrà Vingegaard oppure no, non credo che Pogacar venga al giro quest’anno. Però è una bella lotta”, ha aggiunto Cassani. Quanto alle elezioni della Federciclismo, in programma tra una settimana, . “sarà un bel fotofinish, vedremo chi la spunterà”.

Nibali: “Attendiamo Tiberi, Ciccone guastafeste”

“E’ un Giro più duro rispetto allo scorso anno perché ci sono 10.000 metri, due cronometro e un’ultima settimana molto impegnativa con delle salite storiche come Mortirolo e Le Motte. Quindi di tappe ce ne sono. Bisogna equilibrare bene la condizione per i corridori che puntano alla classifica generale. E secondo me ci sarà tanto da divertirsi anche per le singole tappe. Ci sono tanti corridori che per vincere devono andare all’attacco”, ha detto l’ex ciclista Vincenzo Nibali. “La partenza inedita dall’Albania? E’ un territorio nuovo, inesplorato, ciclisticamente parlando c’è stata magari qualche gara in forma più piccola però questa è sicuramente una partenza importante con un grande investimento. Sono stato proprio dalla presentazione il 23 dicembre scorso accolto dal Presidente e dal primo ministro dell’Albania. Hanno chiesto espressamente subito di avere delle tappe molto impegnative, proprio per far vedere che comunque si può fare una buona attività sul piano turistico con delle buone salite ma anche per dare spettacolo subito e rendere omaggio al Giro d’Italia con qualcosa di piccante fin da subito”, ha aggiunto l’ultimo vincitore italiano al Giro, nel 2016.

Quanto alle prestazione degli italiani “Tiberi è passato con le stigmate del campioncino. Quindi lo attendiamo. Gli abbiamo dato anche delle pressioni nei primi anni e piano piano comunque lui si è messo in mostra, non ha avuto non poche difficoltà, però è cresciuto e ha trovato un team che l’ha saputo supportare. Penso che questa potrebbe essere anche una stagione per mettersi veramente in bella mostra. Ciccone? Potrebbe fare anche il guastafeste. Bisogna capire anche lui che cosa voglia fare nel senso, se punterà ancora una classifica o magari a vincere più il tappe possibili. Perché lui ce l’ha sulle corde di vincere. Magari non dico una ma tre quattro tappe può farlo tranquillamente. Ecco quanto ci vorrà ancora per vedere un italiano vincitore al Giro? Se guardo a quelli più giovani ci sono dei corridori molto interessanti, però diciamo in Italia c’è una maturazione un pochino più lenta per quanto riguarda il corridore da corsa a tappe. Che a me non mi dispiace anche perché il volere tutto e subito a volte dura anche troppo poco”, ha concluso.

Rama: “Per albanesi sport italiano segnale di vita”

“Per gli albanesi lo sport italiano è stato il segnale di una vita altrove, dall’altra parte del mare”. Così il premier albanese Edi Rama nel suo intervento alla presentazione del Giro d’Italia. “Lo sport italiano ci ha aiutato ad essere sempre coscienti che dall’altra parte del mare c’era un’altra vita e vedere l’Albania inclusa in un evento sportivo come il Giro è come una favola“, ha aggiunto il primo ministro. “L’unico modo per collegarsi con l’esterno era la radio italiana. Mi ricordo che seguivamo il Giro d’Italia grazie al quale si respirava un’aria diversa, con la speranza di andare altrove in futuro”, ha sottolineato Rama. “So guidare solo la bicicletta, sono al 100 per cento ‘green’“, ha concluso Rama che ha poi ringraziato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “Lui è venuto in Albania e ha chiesto una bicicletta tricolore, ha fatto un po’ di bici e poi mi ha detto perché non pensare alle grande partenze da qui”.

Tajani: “Partenza da Albania segnale per Ue”

“Il governo punta molto alla diplomazia sportiva e tramite il Giro d’Italia vuole promuovere le bellezze italiane, specialmente quelle meno conosciute”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla presentazione del Giro d’Italia e Giro d’Italia Women 2025. “Il Giro è uno strumento utilissimo per far conoscere l’Italia meno nota al grande pubblico. La corsa diventa ambasciatore della diplomazia dello sport italiano, un titolo che non è solo onorifico. Abbiamo dato vita dentro il ministero degli Esteri a un ufficio dedicato alla diplomazia sportiva. Dobbiamo puntare sempre più sull’export“, ha aggiunto Tajani. “Il fatto che ancora una volta il Giro d’Italia parta da un Paese amico, dà un segnale di forte sostegno ai Balcani occidentali. Vogliamo che l’Albania entri a far parte il prima possibile dell’Unione europea“, ha spiegato Tajani.

Cairo: “Che emozione il Giro d’Italia”

“Quando si parla di Giro d’Italia è sempre una emozione pur essendo la mia nona edizione da organizzatore. Il Giro è uno degli eventi sportivi più visti e conosciuti al mondo con 200 paesi collegati e 700milioni di persone. Questo porta ad avere una capacità di promuovere il nostro Paese nel mondo che è unica. È anche un grande momento nazional popolare, vedere tutta quella gente a bordo strada è bellissimo”. Così il presidente di Rcs, Urbano Cairo, nel corso della presentazione.

Gualtieri: “Felice che passi a Roma in luoghi Giubileo”

“Per noi è una grandissima gioia perché rilanciamo e rafforziamo il rapporto tra Roma e il Giro. E’ la 50esima volta che una tappa della Corsa Rosa passa a Roma, la settima volta che finisce nella Capitale e la terza consecutiva che finisce qui. E’ bellissimo che parta a Durazzo in Albania e finisca a Roma, c’è una continuità storica molto evocativa. Questi eventi portano un grande indotto, ma non è solo economico. Il percorso passerà per la nuova Piazza Pia, per il nuovo Lungotevere e per i luoghi nuovi del Giubileo. Viva il Giro d’Italia”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Svelato percorso completo, ultima tappa a Roma 

Ufficializzato il percorso completo della 108esima edizione del Giro d’Italia in programma dal 9 maggio al 1° giugno. Svelate tutte le 21 tappe nel corso della presentazione presso l’Auditorium parco della Musica a Roma. Questo il tracciato completo: Tappa 1 (09/5): Durazzo – Tirana (164 km); Tappa 2 (10/5): Tirana–Tirana (13,7 km, crono); Tappa 3 (11/5): Valona–Valona (160 km); Tappa 4 (12/5): Alberobello – Lecce (187 km); Tappa 5 (13/5): Ceglie Messapica – Matera (145 km); Tappa 6 (14/5): Potenza – Napoli (211 km); Tappa 7 (15/5): Castel di Sangro – Tagliacozzo (166 km); Tappa 8 (16/5): Giulianova – Castelraimondo (193 km); Tappa 9 (17/5): Gubbio – Siena (181 km); Tappa 10 (20/5): Lucca – Pisa (crono 28,6 km); Tappa 11 (21/5): Viareggio – Castelnuovo Monti (185 km); Tappa 12 (22/5): Modena – Viadana (181 km); Tappa 13 (23/5): Rovigo – Vicenza (186 km); Tappa 14 (24/5): Treviso – Nova Gorica (186 km); Tappa 15 (25/5): Fiume Veneto – Asiago (210 km); Tappa 16 (27/5): Piazzola sul Brenta – San Valentino di Brentonico (199 km); Tappa 17 (28/5): San Michele all’Adige – Bormio (154 km); Tappa 18 (29/5): Morbegno – Cesano Maderno (146 km); Tappa 19 (30/5): Biella – Champoluc (157 km); Tappa 20 (31/5): Verres – Sestrière (203 km); Tappa 21 (01/6): Roma – Roma (141 km).

Il percorso del Giro d’Italia Women

Svelato anche le tappe del Giro Women, in programma dal 6 al 13 luglio, su un percorso di 939.6 km. Ad aprire la corsa in rosa saranno i 13.6 km delle strade di Bergamo prima della Clusone-Aprica, mentre la terza tappa la Vezza d’Oglio-Trento, vedrà il passaggio sul Passo del Tonale (con i 1883 metri della Cima Alfonsina Strada). Queste le tappe: Tappa 1: 6 luglio, Bergamo-Bergamo Tudor ITT da 13,6 km: Tappa 2: 7 luglio, Clusone-Aprica da 99 km; Tappa 3: 8 luglio, Vezza D’Oglio-Trento di 124 km; Tappa 4: 9 luglio, Castello Tesino-Pianezze (Voldobbiadene) di 156 km; Tappa 5: 10 luglio, Mirano-Monselice da 108 km con un circuito finale di 16.4 km ai piedi dei Colli Euganei; Tappa 6: 11 luglio, Bellaria-Igea Marina-Terre Roveresche (Orciano di Pesaro) da 144 km; Tappa 7: 12 luglio, Fermignano-Monte Nerone di 157 km, un tappone di montagna; Tappa 8: 13 luglio, Forlì-Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari) di 138 km.

Cairo: “Scelta Albania assolutamente nostra”

“Quanto è stato importante il ruolo del governo nella scelta dell’Albania? Abbiamo avuto dei contatti diretti con il primo ministro albanese, poi il governo ha buoni rapporti ed è felice che tutto questo avvenga.ma è stata una scelta assolutamente nostra”. Così Urbano Cairo, presidente di Rcs, a margine della presentazione del Giro d’Italia 2025 che scatterà da Durazzo, in Albania e ospiterà tre tappe della ‘corsa rosa’.”Partire dall’Albania è una grandissima opportunità, è un Paese vicinissimo e legato all’Italia, E’ una bella novità. Tre tappe impegnative, l’Albania è un paese che ha tutto”. “Noi siamo partiti dall’estero 15 volte, Paesi europei che hanno capito l’importanza di avere questa copertura mediatica che è andata crescendo negli anni, dieci anni fa si partiva dalla Danimarca ma c’era una copertura mediatica inferiore, l’Albania in questo caso beneficia di una maggiore visibilità e di una crescita del ciclismo come sport di interesse per un numero di persone crescenti”, ha aggiunto.

Zaia: “Tappe venete tra le più iconiche con paesaggi mozzafiato”

“Il Giro d’Italia è molto più di una competizione: è un viaggio nel cuore dell’Italia e del Veneto, che con le sue eccellenze paesaggistiche e culturali, è pronto ad accogliere atleti, tifosi e appassionati di ciclismo da ogni dove per vivere insieme la magia della Corsa Rosa. Ci attende un’edizione con un altissimo valore sportivo e culturale per il Veneto, in cui avremo l’occasione di mostrare al mondo tutte le bellezze di una regione che ha contribuito a scrivere indimenticabili pagine di storia del ciclismo. Attraverso le nostre città, i nostri borghi e le montagne, il Giro, quest’anno, attraverserà luoghi iconici e simbolo di un territorio che ha saputo valorizzare le sue innumerevoli eccellenze. E assieme a tutti i veneti, innamorati dello sport e del Giro, saremo come sempre i primi tifosi di questa straordinaria manifestazione. Che quest’anno avrà in Veneto uno dei percorsi più belli della storia della Carovana rosa, dove non solo le città ma anche i borghi e i piccoli centri sapranno entusiasmare milioni di telespettatori in Italia e nel Mondo”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, accoglie l’annuncio delle quattro tappe venete svelate oggi, in occasione della presentazione ufficiale a Roma, all’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’. Il Giro d’Italia inizierà ufficialmente il 9 maggio con partenza dall’Albania e la conclusione a Roma il primo giugno.

 

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