Va in porto un'altra fuga. Dodici corridori si disputano la tappa sulla salita che porta al traguardo. Battuti Vendrame, Antunes e Carboni

Il colombiano Esteban Chavez della Mitchelton-Scott vince la 19esima tappa del Giro d'Italia da Treviso a San Martino di Castrozza di 151 chilometri. Battuti Vendrame (a 10"), Antunes (12") e Carboni (24"). Per la nona volta al Giro va in porto una fuga numericamente importante (dodici corridori) che i big del gruppo lasciano andare salvo tentare qualcosa nel finale per strapparsi qualche secondo. L'eqadoreno Richard Carapaz mantiene facilmente la maglia rosa con 1'54" su Nibali. Terzo a 2'16" lo sloveno Primoz Roglic.

Ecco i nomi dei dodici partiti dopo una cinquantina di chilometri: Bidard (AG2R), Vendrame (Androni-Sidermec), Boaro (Astana), Senni e Carboni (Bardiani-CSF), Antunes (CCC), Serry (Deceuninck-Quick Step), Le Gac (Groupama-FDJ), Chaves (Mitchelton-Scott), Canola e Santaromita (Nippo-Vini Fantini), Marcato (UAE Team Emirates). I fuggitivi accumulano vantaggi intorno agli 8/9 minuti. A 6 dalla fine scatta Canola, ma Chavez, che oggi vuol vincere a tutti i costi, riporta sotto Vendrame, Antunes, Sarry e Carboni. Lo scatto decisivo del colombiano a 3,5 dalla conclusione.

Dietro, gli uomini di classifica si danno battaglia solo negli ultimi chilometri con Miguel Lopez che guadagna una cinquantina di secondi e avvicina il quinto posto di Mollema. Al traguardo è tredicesimo a 5'45" da Chavez.

Esteban Chavez – "I sogni a volte si realizzano, dopo qualche anno difficile che ho passato non ho mai mollato e oggi è una giornata incredibile". Così Esteban Chaves, commenta ai microfoni della Rai dopo la vittoria nella 19/a tappa del Giro d'Italia. "Bellissima, non ho parole perchè ci sono anche i miei genitori qui al traguardo. Bisogna provare sempre, mai mollare ma non solo nel ciclismo anche nella vita", conclude.

La prossima tappa – Domani la tappa decisiva, ultimo appuntamento per chi (come Nibali) può ancora ribaltare la vittoria finale (ormai molto probabile) di Richard Carapaz. Si va da Feltre a Croce d'Aune – Monte Avena lungo 194 chilometri. E' il classico "tappone" dolomitico con il Passo Rolle e il terribile Manghen che, però, si presenta un  po' presto, dopo appena 78 chilometri. Bisogna partire da lontano e non è facile con la potentissima Movistar che, finora, è stata sempre in grado di controllare la corsa. e sperare in una giornata almeno non perfetta di Carapaz e dei suoi uomini in maglia azzurra.

Ordine d'arrivo della 18esima tappa da Treviso a San Martino di Castrozza di 151 km 

1. Esteban Chavez (MITCH) in 4 ore 01’ 31”
2. Antonio Vendrame (ANDR)  a 9"
3. Amaro Antunes (CCC) a 12”
4. Giovanni Carboni (BRD) a 24”
5. Pieter Serry (DQS) a 32”
6. Francois Bidard (AG2R) a 35”
7. Marco Canola (NVF) a 1’ 02”
8. Manuele Boario (AST) a 1’ 37”
9. Manuel Senni (BRD) a 1’ 53”
10. Oliier La Gac (GRP- FDJ)  a 2’ 33”
11. Marco Marcato (UAE TEAM) a 3’ 59”
12. Ivan Santoromita NVF a 4’ 47”
13- Miguel Angel Lopez (AST)  a 5’ 45”
14. Primoz Roglic (JuVIS) a 6' 29"
15. Richard Carapaz (MOV) a 6' 29"
16. Vincenzo Nibali (BAHR) a 6' 29"

Classifica Generale

1. Richard Carapaz (ECU/Movistar) 74h48:18;
2. Vincenzo Nibali (ITA/BAH) +1'54;
3. Primoz Roglic (SLO/JUM) +2'16;
4. Mikel Landa (ESP/MOV) +3'03;
5. Bauke Mollema (NED/TRE) +5'07;
6. Miguel Angel Lopez (COL/AST) +5'33";
7. Rafal Majka (POL/BOR) +6'48";
8. Simon Yates (GBR/MIT) +7'17";
9. Pavel Sivakov (RUS/INE) +8'27";
0. Davide Formolo (ITA/BOR) +10'06"
11. Jan Polanc (SLO/UAE) +10'27";
12. Ilnur Zakarin (RUS/KAT) +10'36";
13. Hugh Carthy (GBR/EF1) +14'51";
14. Joe Dombrowski (USA/EF1) +16'51";
15. Valentin Madouas (FRA/FDJ) +20'52".

 

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