Gli uomini di Pozzecco se la vedranno con Serbia e probabilmente con Porto Rico
L’Italia supera le Filippine nella terza giornata del gruppo A dei mondiali di basket e ottiene il pass per la seconda fase del torneo iridato. Dopo il ko contro la Repubblica Dominicana, vincitori del girone a punteggio pieno, gli Azzurri si sono imposti sui padroni di casa, nel match disputato all’Areneta Coliseum di Manila, con il punteggio di 90-83.
Questi i parziali: 20-23, 28-16, 25-21, 17-23. Miglior realizzatore del match per gli azzurri Fontrecchio con 14 punti a referto. Top scorer il filippino Clarkson con 23 punti. Italia attenta e convincente scava il solco nel secondo periodo con un parziale di 28-16, nel terzo parziale controlla senza mai dare la possibilità ai padroni di casa di avvicinarsi troppo nel punteggio e provare un tentativi di rimonta, poi nel quarto allenta la morsa e concede alle Filippine di riportarsi sotto evitando però fatali scivoloni. Nella seconda fase gli Azzurri se la vedranno con Serbia e probabilmente con Porto Rico. Italia e Filippine sono tornate ad affrontarsi quattro anni dopo e sempre ad un Mondiale. In Cina, a Foshan, finì 108-62 con 17 punti a testa per Datome e Della Valle e 16 per Gallinari. La prima sfida fu ai Giochi Olimpici del 1936 a Berlino, unica vittoria delle Filippine per 14-32. L’altro precedente al Mondiale si è giocato proprio all’Araneta Coliseum il 10 ottobre del 1978: vittoria azzurra 112-75.
Pozzecco: “Datemi addosso ma non toccate squadra e staff”
“Datemi addosso ma non dite però che sono diseducativo perchè non è vero. Dite che sono anormale e un pazzo ma non toccate i miei giocatori e il mio staff. E non toccate il mio presidente che mi ha trattato come un figlio e al quale dedico la vittoria. Un uomo solo? Io no. I ragazzi sono stati clamorosi, hanno vinto 11 delle ultime 12 partite”. Così Gianmarco Pozzecco tecnico dell’Italbasket, a Sky Sport, dopo il successo sulle Filippine che consente agli Azzurri di approdare alla seconda fase.
“Questo era un girone complicato, siamo andati al preolimpico e abbiamo alzato l’asticella e i ragazzi sono stati straordinari. Il mio presidente ha detto una cosa saggia, in albergo volevo gettarmi dal 36mo piano ma c’erano le finestre chiuse e c’era sempre qualcuno con me per evitare facessi cavolate. Io sono fatto così e non cambierò mai”, ha aggiunto dopo la bacchettata del presidente Gianni Petrucci per l’espulsione nella gara persa contro la Repubblica Dominicana e le accuse rivolte agli arbitri. “Ma non parliamo di me. Questi ragazzi sono stati meravigliosi. Abbiamo alzato l’asticella e per questi giocatori non era facile giocare queste partite qua”, ha concluso.
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