36esima edizione, 70 imbarcazioni partecipanti ed a bordo obbligo di mascherine 

Ogni anno la Ricciola Cup segna un nuovo record, i simpatici lupi di mare della competizione non si sono fatti per nulla scoraggiare dalla pandemia covid: gli organizzatori hanno fatto le cose come si deve nel rispetto delle misure anticontagio e la partecipazione è aumentata di 10 barche e 30 pescatori rispetto all'anno scorso. Le date di questa 36 esima edizione sono il 2 e 3 ottobre, le iscrizioni sono state chiuse il 10 settembre per saturazione dei posti in porto. Settanta in tutto, ormeggio gratuito grazie alla concessione del Comune dell'Isola. Ben centonovantuno gli appassionati e i professionisti che hanno risposto, con entusiasmo, alla chiamata della più vecchia competizione di pesca a traina d'Italia. I comandamenti di gara restano gli stessi: buonumore e fairplay, obbligo di rilascio del pescato non conforme a limiti minimi di peso, e soprattutto rispetto assoluto del mare.

Le regole invece cambiano per ottemperare alle misure anticontagio da era covid, quindi abolizione del briefing pre partenza, obbligo di mascherine a terra e a bordo, postazioni di distribuzione gel igienizzante, servizio d'ordine 'antiassembramento', rigorose indicazioni su distanziamento sociale e protezione personale per la premiazione e il rinfresco di fine Cup. E così anche questo primo ottobre post coronavirus, il Giglio continuerà a splendere, come vuole la sua natura leggendaria di perla perduta in mare da Afrodite, ben oltre la stagione estiva. Ultimi preparativi sull'Isola tra i tanti esercizi che hanno prestato le loro strutture e risorse alla manifestazione, con la proloco gigliese e gli sponsor di rango, dalla Toremar alla Maregiglio, dalla Mercury alla Lowrance, da Jonian Sea alla Colmic alla Cantina Santa Lucia.

Al successo di questo appuntamento certo tanto si deve all'indefesso impegno ed entusiasmo dei tre organizzatori, i 'pescatori' Chicco Vismara e Fabio Fascianelli con il Presidente e 'avvocato di mare' Massimiliano Baroni che alla squadra ha portato rigore, precisione e capacità di coordinamento. Tre pare proprio sia il numero perfetto e grazie al lavoro lungo tutto l'anno, questa miscellanea ha trasformato la Ricciola Cup in un evento, e non solo per una delle isole più belle d'Italia. 

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