L'americano torna a vincere un major dal 2008 (ora è a quota 15) e si prende la quinta giacca verde della sua carriera. Due doppi bogey e una maledetta pigna contro un grande "Chicco"

Sfuma il sogno di Francesco Molinari ma si riaccende il genio golfistico di Tiger Woods. Succede tutto nelle seconde nove buche del quarto giro dell'Augusta Masters (forse il più importante e mitico tra i major del golf). L'azzurro non regge la tensione e cade in due doppi bogey (alla 13 e alla 15), il secondo dei quali, causato in parte da una pigna, gli taglia le gambe. Dietro Tiger Woods (una concentrazione spaventosa nell'ultimo giro e un totale di -13 nel torneo) si classificano Dustin Johnson, Xander Schauffele e Bruce Koepka (tutti a -12). Quinti, insieme a Chcco (-11) ci sono Jason Day, Webb Simpson e Tony Finau.

Francesco Molinari è entrato con un ottimo -13 e due colpi di vantaggio nelle ultime 18 buche. Si capiva che il suo gioco era un po' meno fluido del solito ma, fino alla 11 compresa, c'è stato solo un bogey alla 7 (il primo dopo 49 buche "pulite") subito recuperato da un birdie alla 8. Alla 12, il primo mezzo disastro. La buca è la "famigerata" Golden Bell, la più corta del percorso: appena 135 yards. Il tee shot si fa da un postazione lievemente sopraelevata, c'è un pezzo di fairway, un laghetto e il green messo in orizzontale, perpendicolare alla direzione del colpo. Sbagliano Koepka e Poulter (due grandi) che finiscono in acqua perché, semplicemente, tirano troppo corto. Tocca al terzetto formato da Molinari, Finau e Woods. Anche Chicco tira troppo corto ed è in acqua, Finau, come ipnotizzato, lo imita. Tiger Woods, prudentissimo, tira molto a sinistra della buca in piena sicurezza. Per Chicco è doppio bogey (5 colpi invece dei 3 del par) ma la situazione è ancora recuperabile. Dietro è battaglia, ma Francesco si riprende, fa birdie alla 12 e torna in testa a -12. Arriva la 15 (la "Fire Thorn", un par 5 di 530 yarde) e c'è di nuovo un laghetto tra Chicco e il green. La posizione è un po' angolata, ma Francesco ha spazio per centrare tranquillamente il green. Parte il colpo, ma a pochi metri, sulla testa di Molinari c'è un rametto con un pigna appesa. La pallina prende in pieno la pigna e finisce il suo breve volo in acqua. La pigna cade proprio davanti a Chcco che la guarda stralunato.

E' un altro doppio bogey (7 colpi invece dei 5 regolamentari) e Chicco si ritrova a -10 mentre Tiger ha annusato il sangue e si scatena con tre birdie consecutivi (14, 15 e 16). A -14 Tiger Woods vede la giacca verde e gioca l'ultima buca in piena tranquillità: fa un bogey ma nessuno riesce a raggiungerlo. Francesco, intanto, recupera un colpo con il birdie alla 17. Ma non basta.

Finisce col trionfo di Woods e il sogno di Molinari che svanisce a poche buche dal traguardo. Ma anche per arrivare fino a lì ci vogliono grandi giocatori di golf. Francesco Molinari, lo è, è un campione: ha vinto l'anno scorso il suo primo "Major" (il British Open nell'inferno di Carnoustie) e l'appuntamento con la "giacca verde" di Augusta è solo rimandato.

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