Il presidente federale Paolo Barelli: "Sei medaglie, è un risultato lusinghiero"
Un bronzo che guarda al futuro. L’ultima giornata di gare in vasca regala all’italnuoto il terzo posto della staffetta 4×100 mista maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il quartetto Ceccon-Martinenghi-Burdisso-Miressi fa segnare il nuovo record italiano (3’29″17) arrendendosi solamente agli Usa del cannibale Caleb Dressel e alla Gran Bretagna del dominatore della rana Adam Peaty. “Siamo al settimo cielo”, dicono in coro gli Azzurri a fine gara. Una felicità più che lecita per un quartetto che, vista la giovane età dei sui componenti, può vedere il podio di Tokyo come un punto di partenza. Gregorio Paltrinieri, invece, non bissa il miracolo. Dopo l’incredibile argento negli 800 stile libero lo stop a causa della mononucleosi chiede il conto sui 1500 dove il carpigiano si deve accontentare del quarto posto lasciando spazio all’americano Finke, sorpresa del mezzofondo ai Giochi, ed ai rivali di sempre Romanchuk e Wellbrock. “Ho fatto di tutto ma oggi non è bastato – spiega – negli ultimi due mesi non ho fatto niente di veramente allenante. L’altro giorno abbiamo festeggiato una cosa che anche a me sembra un’assurdità però oltre un certo limite non puoi contrastare la tua preparazione, altrimenti non ci alleneremo e basterebbe la testa per vincere le gare”. Ora Greg, senza tirarsi indietro, si butterà in acqua nella 10km alla ricerca di un’altra impresa.
In totale le medaglie portate a casa dall’Italnuoto sono sei (due argenti e quattro bronzi), un bottino complessivo che non si vedeva addirittura da Sydney, l’Olimpiade magica di Fioravanti e Rosolino. “E’ un risultato lusinghiero”, dice il presidente federale Paolo Barelli. “Sapendo esattamente le problematiche di Quadarella e Paltrinieri che avrebbero fiaccato chiunque era abbastanza difficile immaginarlo”. E proprio a Gregorio va il pensiero del Ct Cesare Butini. “Mi ha commosso vederlo arrivare qui e lottare come un leone e che per una manciata di centesimi non ha preso l’oro”, spiega. Da Butini arriva poi “un grazie infinito a Federica Pellegrini che, oltre a conquistare la storica quinta finale consecutiva nei 200 stile libero, ha dimostrato da capitano ancora una volta grande professionalità e spirito d sacrificio per la squadra. E’ un esempio”. Il presidente Barelli la vorrebbe in acqua per gli Europei di Roma la prossima estate. La ‘Divina’ non vede l’ora di affrontare un futuro diverso dalla routine vissuta negli ultimi venti anni ma mai dire mai.
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