Il calciatore aveva detto: "Non mi piace quando le persone con qualche tipo di 'status' parlano di politica"

‘Scontro’ a distanza tra due stelle dello sport. LeBron James, icona del basket Nba, ha subito risposto alle critiche sul suo attivismo politico da parte di Zlatan Ibrahimovic sottolineando che non starà “mai zitto di fronte alle ingiustizie” e che non si limiterà allo sport ma che ‘userà’ la sua popolarità come volano in nome dell’eguaglianza e per combattere il razzismo. La superstar dei Los Angeles Lakers ha anche sottolineato che proprio Ibrahimovic, svedese di padre bosniaco e madre croata, parlò in passato di questioni extra-sportive mettendo in luce tre anni fa le ingiustizie sociali subite nella sua nativa Svezia, per via anche del suo cognome non tradizionalmente svedese. “Non sono Andersson o Svensson. Se fossi così, credimi, mi difenderebbero anche se rapinassi una banca”, dichiarò anni fa Ibra in quella circostanza. “Predico sulla mia gente su uguaglianza, ingiustizia sociale, razzismo, diritto al voto e assistenza medica, cose che accadono nella nostra comunità”, ha sottolineato oggi James con forza. “So ancora cosa sta succedendo, perché ho un gruppo di oltre 300 ragazzi nella mia scuola che stanno attraversando le stessa cose, e hanno bisogno di una voce, e io sono la loro voce. Userò la mia piattaforma per continuare a far luce su tutto ciò che sta succedendo in questo Paese e in tutto il mondo. Non potrei mai limitarmi allo sport, perché capisco quanto sia potente questa piattaforma e la mia voce”, ha continuato la stella Nba che finanzia la ‘I Promise School’ ad Akron, in Ohio, una scuola elementare volta a fornire istruzione ai bambini provenienti da situazioni difficili. Il terzo miglior realizzatore nella storia della NBA sostiene anche numerose iniziative che perseguono la giustizia sociale, i diritti di voto e altre cause progressiste.

L’attaccante rossonero ed ex star dei LA Galaxy ha criticato James e altri atleti giovedì scorso in un’intervista a ‘Discovery Plus’ definendo “un errore” essere coinvolti in cause politiche. “Quello che fa lui è fenomenale, però non mi piace quando le persone con qualche tipo di ‘status’ parlano di politica. Fai quello in cui sei bravo. Io gioco a calcio perché sono il migliore nel giocare a calcio. Non faccio politica. Se fossi stato un politico, avrei fatto politica”, ha dichiarato l’asso svedese. Da qui la pronta replica di LeBron dopo la vittoria dei suoi Lakers contro Portland.

James e Ibrahimovic hanno vissuto carriere parallele a Los Angeles per circa 16 mesi, dall’estate 2018 fino a novembre 2019, quando poi il calciatore svedese lasciò i Galaxy per tornare in Europa. Per Zlatan l’esperienza in Usa non fu particolarmente felice non riuscendo a conquistare il titolo MLS nelle due stagioni disputate mentre LeBron ha vinto il 17mo titolo NBA dei Lakers nella sua seconda stagione con il club. Ma al di là dei trofei vinti o sfiorati i due atleti sono accomunati dal fatto di essere un esempio di longevità agonistca restando tra i migliori al mondo fino ad oltre i trent’anni. Il 36enne James è ancora uno dei più forti giocatori a tutto tondo della pallacanestro moderna, mentre il 39enne Ibrahimovic resta tra i goleador della Serie A con 14 gol in sole 13 partite di campionato con il Milan. Dennis Schroder, playmaker tedesco dei Lakers, ha condiviso le parole di LeBron James sottlineando che l’atteggiamento di Ibrahimovic non è decisamente condiviso da molti atleti europei. “Ogni atleta può utilizzare il nostro ruolo e provare a cambiare questo mondo”, ha detto Schroder. “Zlatan, è un po’ diverso. Giocatore unico dal carattere unico”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata