Niente da fare per l'argentino di fronte allo strapotere fisico del serbo: 6-3, 7-6, 6-3. L'azzurro Musetti battuto nella finale junior
Trionfa Novak Djokovic nel torneo maschile dello Us Open sui caldissimi campi di
a New York. L'argentino Juan Del Potro offre tutta la resistenza che gli consente il suo fisico martirizzato da tanti infortuni e da due settimane di battaglie (finora aveva perso solo un set) nel clima asfissiante di questo settembre newyorkese. Dall'altra parte della rete c'è una macchina da tennis in forma fisica strepitosa che non sbaglia quasi niente e solo nel secondo set e a metà del terzo concede qualcosa all'avversario. Quattro mesi fa, a Parigi, sconfitto nei quarti di finale da Marco Cecchinato, Djokovic sembrava un uomo e un tennista in confusione. A Wimbledon è risorto e ha ritrovato il suo gioco, qui ha raccontato a tutti e, prima di tutto, a se stesso, di essere tornato tra i grandi del mondo: 6-3, 7-6, 6-3 il punteggio che va agli annali del tennis.
Il primo set ha poca storia. Tutti e due giocano molto bene e non concedono quasi chance all'avversario finché Djokovic passa alla prima buona occasione. Succede nell'ottavo gioco con Del Potro al servizio e 40-0. Il serbo infila cinque punti consecutivi e va a servire per il set: 6-3.
Nella seconda partita, Djokovic fa quasi subito il break e va sul 3-1. Ma poi ha un passaggio a vuoto in cui l'argentino s'infila con tutte le sue forze e pareggia: 3-3. Da lì in poi, ciascuno mantiene il servizio e si va al tie break. L'errore decisivo di Del Potro e un dritto, il suo colpo preferito. Djokovic si prende il tie break per 7-4 e il set per 7-6.
Sembra finito l'argentino che mostra evidenti segnali di stanchezza. Ma, nel terzo set ha ancora un sussulto quando viene brekkato ma si rifà subito e pareggia sul 3-3. Djokovic tiene il servizio e fa il break nel game successivo quando Del Potro commette un doppio fallo anche perché disturbato dall'urlo di un tifoso mentre sta servendo. L'arbitra rimprovera il pubblico ma non fa ripetere il punto. Djokovic, ormai ha superato la minicrisi e va a servire per il match con tutta la sicurezza del mondo. Finisce con uno smash, Djokovic steso per terra e Del Potro in lacrime: 6-3 e tutti a casa. Il serbo arriva a quota 14 nei titoli dello Slam e si riprende lo Us Open tre anni dopo. Due grandi finalisti (Djokovic era testa di serie numero 6 e Del Potro numero 3) che hanno dato tutto. Ne è uscita una partita lunga (oltre tre ore) ma che è risultata meno combattuta di quello che poteva essere. Merito di Djokovic ma al monumentale Del Potro di queste settimane newyorkesi, non si può rimproverare nulla.
Musetti ko – Onorevolissima sconfitta per Lorenzo Musetti nella finale del torneo junior. Il 16enne di Carrara è stato battuto dal brasiliano Thiago Seyboth Wild, sesta testa di serie, che si è imposto in tre set con il punteggio di 6-1, 2-6, 6-2. Musetti, seguito dal coach Simone Tartarini, in questo 2018 ha raggiunto i quarti a Wimbledon e si è aggiudicato il Grade 1 "Allianz Kundler German Juniors" di Berlino, oltre alla doppietta vincente nei tornei italiani di Firenze e Salsomaggiore (entrambi Grade 2). Musetti ha quasi regalato il primo set all'avversario molto più esperto e di due anni più grande. Ma nel secondo ha fatto vedere un tennis molto difficile da trovare in giro per il mondo tra i suoi pai età. Poi, il ragazzo non ne aveva più. Di certo, alla sua età, ha molta strada e molte occasioni da cogliere.
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