In prima fila scatteranno anche l'australiano Jack Miller con la Ducati e Maverick Vinales su Yamaha
Misano-Jorge Lorenzo, il feeling continua. Il maiorchino realizza il miglior tempo nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino e si candida al successo finale. Una pole, centrata al termine di una sessione dominata sin dal primo run, che rispetta il pronostico della vigilia e che conferma il brillante stato di forma del pilota che lascerà la Ducati a fine stagione, aumentando i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. Per Lorenzo, alla quarta pole a Misano negli ultimi cinque anni, crono record in 1:31.629. In prima fila scatteranno anche l'australiano Jack Miller con la Ducati dell'Alma Pramac Racing (+0.287), autore dell'impresa di giornata e lo spagnolo Maverick Vinales su Yamaha, a 321 millesimi. In seconda fila Andrea Dovizioso (Ducati), Marc Marquez (Honda) e Cal Crutchlow (Lcr Honda), settimo tempo per Valentino Rossi su Yamaha. Qualche rimpianto per Dovi che sognava una prima fila tutta Ducati: il forlivese ha accusato un ritardo di 374 millesimi precedendo un impreciso e poco concentrato Marquez (+0.387), caduto a cinque minuti dalla fine della sessione. Il leader del Mondiale torna al box, è subito in sella ed esce in pista. Ma la sua guida è nervosa e rischia un altro incidente alla curva 10. Sesto Crutchlow a 396 millesimi, Rossi ha chiuso con un distacco di 399 millesimi da Lorenzo e aprirà domani la terza fila. Completano la top ten la Ducati di Danilo Petrucci (Pramac Racing), Johann Zarco (Yamaha Tech3) e Alex Rins, su Suzuki.
"Ero convinto, ho spinto molto sin da subito", il commento di Lorenzo. "All'inizio non è facile andare così forte al primo giro, ma è stato incredibile. Dopo non sapevo quale fosse la migliore gomma per il davanti, se la media o la morbida. Abbiamo avuto un momento di dubbio, poi – ha aggiunto – abbiamo deciso per la morbida che mi ha fatto migliorare un pelino di più". Soddisfatto ovviamente Miller: "E' stato un lavoro fantastico in qualifica da parte mia e del team. Misano è una pista che mi è sempre piaciuta, però non sono mai riuscito a mettere insieme il giro negli ultimi anni. Oggi invece avevamo le gomme e il pacchetto giusto e sono riuscito a fare un giro quasi perfetto", ha continuato l'australiano.
"In gara? Considerando le quarte libere, con gomme usate sono riuscito a tenere il passo di Vinales, mi sento forte, vediamo". Vinales ha invece ammesso che "sperava di fare un po' di più, perché nelle quarte libere mi sono trovato molto bene. Siamo migliorati tanto dopo il test. Dobbiamo ancora lavorare sulla fiducia della moto, ma la Yamaha qui va bene e domani dobbiamo spremerla al massimo". In vista della gara "abbiamo un buon passo.
Sono molto contento, dobbiamo spingere sin dal primo giro partendo bene".
Analisi con una punta di amarezza per Dovizioso: "Sarebbe stato meglio fare una bella prima fila tutta Ducati. Abbiamo fatto un buon giro, speravo meglio. Purtroppo non sono stato fluido come avrei dovuto, ho lasciato qualcosa qua e là. Peccato", ha spiegato il forlivese. "Però la moto c'è, come passo gara siamo veloci. Misano è sempre particolare, non è facile capire adesso chi ne può avere di più, siamo tutti molto simili. Sarà una gara lunga".
"Meglio pensare a prendere punti pesanti che lottare per vittoria? Non scarto la vittoria così all'inizio, il passo è abbastanza buono", ha chiarito Marquez. "Le Ducati sono forti ma non siamo così lontani.
L'obiettivo numero uno è finire la gara, se saliamo sul podio ovviamente è meglio, vediamo se nel warm up riusciremo a fare un ulteriore step". Il pilota della Honda, incappato in una caduta, è corso ai box per prendere la seconda moto: "Sono andato veloce, ero arrabbiato con me stesso perché sapevo che potevo fare molto meglio. Quando ho ripreso la moto non ero concentrato e preciso e non ho fatto il giro giusto".
Pronto a giocarsi le sue carte Rossi: "Siamo davvero tutti attaccatissimi", ma "non sono molto soddisfatto. Ho fatto qualche errorino qua e là e purtroppo dovrò partire dalla terza fila e non sarà facile. Però oggi pomeriggio sono stato veloce, ho trovato un buon bilanciamento della moto, nella FP4 sono stato sempre forte. Comunque tutti quelli che stanno davanti hanno un passo simile". "Al momento – ha aggiunto il 'Dottore' – per lottare per il podio ci mancano due decimi e quindi dovremo lavorare bene, Cosa immagino per la gara? Ultimamente abbiamo visto che è importante gestire le gomme per evitare che nel finale scivolino tanto. Però è vero che Lorenzo va molto forte e quindi può provare a fuggire". È quello che scopriremo domani.
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