Saranno Marc Marquez e le Ducati a contendersi con ogni probabilità la vittoria in Austria

Una prima giornata dai due volti a Spielberg, soleggiata la mattina e bagnata nel pomeriggio, conferma i rapporti di forza già emersi a Brno. Saranno Marc Marquez e le Ducati a contendersi con ogni probabilità la vittoria in Austria. Sull'asciutto Borgo Panigale ha dettato legge piazzando tre piloti ai primi tre posti, con Andrea Dovizioso a piazzare il miglior tempo davanti a Jorge Lorenzo e Danilo Petrucci. Nella seconda sessione lo spagnolo, in ogni caso quarto nelle prime libere, si è confermato il solito mago della pioggia precedendo l'Aprilia di Scott Redding, secondo a sorpresa a oltre mezzo secondo, e Danilo Petrucci, il più costante tra i ducatisti, comunque lì anche con Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, al quarto e quinto posto, con dei riferimenti cronometrici he vanno presi con le pinze consideranti i pochi rischi che si sono presi i piloti su un tracciato scivoloso e insidioso.

"È andata molto bene, c'era molto grip. Abbiamo usato tutti le morbide, la gomma funzionava benissimo. Non abbiamo spinto per non prendere rischi, ma per l'acqua che c'era le gomme hanno funzionato bene", ha raccontato Dovizioso, rigenerato dal trionfo in Repubblica Ceca. "Quando sei andato forte la gara prima parti già bene quella dopo perché comunque non si stravolge il setup, lo si adatta con piccoli cambiamenti – ha ammesso il forlivese – Sarebbe stato anomalo se fosse andata diversamente. Poi su questa pista la nostra moto funziona molto bene, riesco ad adattarmi velocemente".

La Yamaha invece si ritrova a inseguire, in entrambe le condizioni. Valentino Rossi, condizionato la mattina da un problema alla corona della sua M1, non ha girato come avrebbe potuto non andando oltre l'undicesimo posto. Non che le cose siano andate sul bagnato nel pomeriggio, anzi. Il decimo tempo finale del 'Dottore' non basta infatti per rientrare nella top 10 di fine giornata nella combinata dei tempi. In caso di ulteriore pioggia sabato, il campione di Tavullia rischia di dover passare dalle Forche Caudine del Q1 per accedere alla qualifica vera e propria. "Siamo lontani, su questa pista è dura. Non è il nostro tracciato e soffriamo molto, ma è solo venerdì, dobbiamo dare il massimo per provare a prendere più punti possibili in campionato – ha ammesso – In mattinata ho chiuso solo come undicesimo ed è un problema perché domani dovremo dare tutto nella FP3 e non sapremo che tempo ci sarà. Nel pomeriggio, sul bagnato, avevo della buone sensazioni ma è in queste condizioni che i problemi al posteriore, in accelerazione, si amplificano". In ogni caso la gara di Spielberg si annuncia insidiosa e anomala: i piloti dovrebbero trovare brutto tempo il sabato, per poi gareggiare sull'asciutto domenica, tra mille punti interrogativi in merito al passo e tenuta gomme. Anche se non è detto che questo basti per spezzare l'egemonia Ducati/Marquez.
 

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