La decisione finale del Cio sulla città che ospiterà i Giochi verrà presa a Buenos Aires in Argentina nel prossimo ottobre
Il Consiglio Nazionale del Coni ha deciso all'unanimità di proporre la candidatura di una città italiana ai Giochi Invernali del 2026. Le città in corsa sono Cortina, Milano e Torino. Il nome della candidata sarà deciso nella prossima riunione del Consiglio Nazionale dopo che un'apposita commissione di valutazione avrà esaminato nel dettaglio i tre studi di fattibilità, formulando una relazione.
La riunione si terrà o il 1 agosto o, se la commissione avesse bisogno di maggiore tempo, il 10 settembre come data ultima. La decisione finale del Cio sulla città che ospiterà i Giochi verrà presa a Buenos Aires in Argentina nel prossimo ottobre. La Giunta nazionale del Coni ha nominato una commissione di valutazione che dovrà relazionare i membri sulle candidature italiane ai Giochi Invernali del 2026 (Cortina, Milano e Torino). La decisione è stata presa dopo che nella riunione odierna il presidente Giovanni Malagò ha relazionato la Giunta sull'incontro avuto col Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, dove ha ricevuto dal Governo il pieno sostegno ad una candidatura italiana per i Giochi Invernali del 2026.
La commissione sarà coordinata dal segretario generale del Coni, Carlo Mornati e composta da Franco Chimenti (vice presidente vicario Coni), Alessandra Sensini (vice presidente Coni), Flavio Roda (presidente Fisi), Andrea Gios (presidente Fisg), Valentina Marchei (rappresentante commissione atleti Coni), Jacopo Luchini (atleta paralimpico), Franco Carraro (membro Cio), Mario Pescante (membro Cio), Ivo Ferriani (membro Cio e presidente commissione internazionale federazione bob e skeleton), Manuela Di Centa (membro onorario Cio), Ottavio Cinquanta (membro onorario Cio).
Nella relazione la commissione di valutazione dovrà tenere presenti una lista di tredici linee guida fra le quali spiccano il contenimento dei costi e la valorizzazione del rapporto costi/benefici; l'acquisizione della delibera piena ed incondizionata del Consiglio Comunale delle città e l'acquisizione del supporto politico da parte delle Regioni e/o province autonome coinvolte.
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