Sei podi stagionali, due di squadra e quattro individuali, l'ultimo dei quali ottenuto proprio questo weekend nella gara di casa, ad Anterselva, con un secondo posto nell'inseguimento. Dorothea Wierer è da anni l'atleta di riferimento del movimento azzurro del biathlon, disciplina che potrebbe riservare sorprese – e magari una medaglia – all'Italia in vista delle Olimpiadi coreane.
A livello personale e di squadra, come dimostra il secondo posto della staffetta femminile a Ruhpolding, state attraversando un buon momento. Come vi sentite in vista dei Giochi?
E' la conferma del buon lavoro estivo che è stato svolto, è un momento positivo per tutta la squadra. Alla fine ci dà la consapevolezza che possiamo fare molto bene. Comunque adesso è la terza settimana di gare, si comincia a sentire un po' la stanchezza.
A che punto è il suo stato di forma?
Non sono sicuramente al top. Purtroppo nel periodo natalizio non mi sono allenata più di tanto, mi sono ammalata e ho perso qualche allenamento. Però abbiamo ancora un raduno preolimpico, dalla prossima settimana in Svizzera. Mancano ancora 20 giorni alle Olimpiadi, siamo molto fiduciosi.
Come arriva all'appuntamento di Pyeongchang?
Sono molto tranquilla, fare delle belle gare con buoni risultati porta anche un po' di tranquillità. Però comunque ogni gara è diversa e ogni tappa è diversa.
I buoni risultati che state ottenendo aumentano le pressioni in ottica Olimpiadi?
Le pressioni ci sono sempre, poi quando fai i risultati la gente e i media si aspettano ancora di più, però io sono molto tranquilla. Sono molto contenta se arriva una medaglia per l'Italia però non succede niente se non dovesse accadere. Non siamo delle macchine, soprattutto nel biathlon ci sono il tiro e il fondo, devono andare bene entrambi. E' ancora più difficile.
A Sochi ha conquistato il bronzo nella staffetta mista. L'obiettivo in Corea è tornare a casa con una medaglia individuale?
E' molto difficile, quest'anno sono salite più di dieci atlete sul podio, vuol dire che il livello è altissimo. Sicuramente ci sono tantissime che hanno la possibilità di vincere. Noi andiamo lì in Corea preparate al 100%, poi vedremo quando saremo lì come andrà.

