L'americana batte in finale la slovacca Petra Vhlova. Per l'azzurra secondo podio in carriera

Mikaela Shiffrin ha vinto lo slalom speciale parallelo di Courchevel, valido per la Coppa del Mondo di sci alpino femminile. La fuoriclasse statunitense ha preceduto la slovacca Petra Vlhova e un'ottima Irena Curtoni, terza e migliore delle azzurre.

Curtoni torna sul podio a distanza di oltre cinque anni dall'unico altro suo podio in Coppa del Mondo: quello ottenuto nel gigante di Ofterschwang nel marzo 2012. L'azzura è apparsa in palla nel format sin dalle qualificazioni, quando è riuscita ad ottenere un decimo posto che prometteva assai bene. Poi i turni di finale, dove si è sbarazzata di Brunner, nei sedicesimi, Hilzinger, negli ottavi, Truppe nei quarti per approdare alla semifinale nientemeno che con sua maestà Mikaela Shiffrin. Curtoni stata sconfitta dall'americana, ma per soli 18 centesimi, e ormai nelle gambe della 32enne valtellinese dell'Esercito l'adrenalina era altissima. Finale terzo e quarto posto al cardiopalma contro la norvegese Maren Skjoeld. L'italiana parte bene e mette pressione all'avversaria che finisce fuori dal tracciato. Per quanto riguarda le altre azzurre: 20/a Chiara Costazza e 24/a Manuela Moelgg. Per l'Italia sono punti buoni, sublimati dallo splendido podio della Curtoni, che totalizza anche 60 punti per la classifica di slalom e balza al sesto posto del ranking con un totale di 82. In vetta se la giocano Mikaela Shiffrin con 280 punti contro i 260 di Petra Vlhova. Si tratta del sesto podio stagionale per l'Italia femminile dello sci alpino.

"E' una formula nuova, e ho cercato di partire forte da subito, non si può certo avere paura di nessuno, ogni volta che vedevo verde in fondo mi caricavo ancora di più per la manche successiva. La formula mi piace e penso sia divertente per il pubblico". Queste le parole di Irene Curtoni subito dopo il podio di Courchevel. "Tornare fra le più forti è sempre motivante. Mi sono preparata bene in settimana, ho affrontato la qualificazione con la giusta tensione e poi, in gara, manche dopo manche, mi sono trovata sempre meglio. Anche in semifinale me la sono giocata con la Shiffrin. La dedica è a mia sorella Elena che è a casa e non può gareggiare", ha concluso al sito Fisi.

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