Il dottore non si lascia fermare dall'infortunio e torna già in pista

Il rientro anticipato (e per certi versi miracoloso) di Valentino Rossi, che ha ricevuto il via libera dei medici per prender parte al Gran Premio d'Aragon, ha rubato la scena all'avvincente lotta per il titolo mondiale che coinvolge Andrea Dovizioso e Marc Marquez, la coppia di testa, e Maverick Vinales, che insegue 16 punti dietro. Ad Alcaniz infatti l'attenzione è tutta rivolta verso il 'Dottore', che proverà a correre ad appena 22 giorni dalla frattura alla tibia e al perone rimediata nel corso di un allenamento di enduro.

"Sono felice in ogni caso di provarci. Devo capire che sensazione avrò guidando una MotoGp, che è un po' diverso. In generale mi sento piuttosto bene, per fortuna non sento troppo dolore e ogni giorno mi sento meglio", ha esordito il pilota della Yamaha in conferenza stampa. "Ho provato a fare qualche giro a Misano, ho avuto un po' di dolore però riesco a guidare – ha proseguito il nove volte campione del mondo, che vuole aspettare la prima sessione di libere per trarre altre indicazioni – Aspettiamo domani e vedremo di capire se sarà possibile guidare la moto a un buon livello. L'obiettivo? Difficile dirlo ora, il livello è molto alto. Anche l'ultimo pilota è a un secondo e mezzo dalla pole position. Non conosco il mio livello, lo capirò meglio domani. Già concludere la gara sarebbe un bel risultato, magari portando a casa qualche punto. Ma è presto per parlare".

Dietro alla decisione di forzare il rientro già in Aragona anziché a Motegi, come ipotizzato inizialmente, non ci sono ragioni 'iridate'. "Non lo faccio per il campionato, voglio dire tutto è aperto, ma specialmente lo è per i primi tre", ha ammesso Rossi, lontano 42 punti dalla vetta. "Non è questo il motivo – ha sottolineato – Voglio cercare di tornare in forma il prima possibile e credo che questa sia la strada migliore". L'obiettivo del pesarese è farsi trovare pronto per il rush finale di stagione. "Questa gara è molto importante anche per migliorare in ottica delle prossime tre gare, cercando di tornare a un buon livello e farlo in anticipo – ha aggiunto il pilota di Tavullia – Dove avverto più dolore? Dove ho riportato la frattura, sulla tibia e sul perone, e un po' nei cambi di direzione. Non sono veloce in moto come quando sono al massimo delle condizioni e anche nelle curve a destra soffro un po' di più. Ogni giorno progredisco un po', spero che durante il weekend la gamba possa migliorare perché farò più chilometri in moto e mi sentirò più a mio agio in questa situazione".

Arriva ad Aragon con il pieno di entusiasmo invece Marc Marquez, che può vantare tre successi sulla pista spagnola. "La lotta al titolo è incandescente, mancano cinque gare, siamo a pari punti però c'è anche un Vinales molto molto vicino – ha sottolineato il pilota della Honda Hrc – Torna Valentino e Dani non è troppo lontano, continueremo a spingere fino alla fine. Siamo su un circuito che mi piace, è uno dei miei preferiti. Vedremo come gestire la situazione durante il weekend. Cercheremo anche quest'anno di essere a un buon livello per lottare domenica per la vittoria". Nonostante i risultati non proprio favorevoli a lui (un solo podio nel 2012) e alla Ducati, appare tranquillo anche Andrea Dovizioso. "Sono rilassato, vediamo cosa accadrà a partire da domattina. L'anno scorso è stata una gara disastrosa anche se in prova mi ero sentito bene – ha raccontato il forlivese – C'è un punto interrogativo ma penso potremo essere competitivi. Sappiamo che sarà difficile battere i miei rivali ma abbiamo le nostre carte. Mi sento molto bene, sono pronto a lottare. So che sarà molto dura qui, ma siamo in una buona posizione di classifica. Ci proveremo". Domani con la prima sessione di libere il quadro della situazione sarà più chiaro. Per Rossi e per gli altri. 

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