Il gruppo si prende una vacanza e arriva a 12' e 30". Quarto Daniele Bennati della Movistar

Edvald Boasson Hagen ha vinto la 19/a tappa del Tour de France da Embrun a Salon-de-Provence di 222.5 km. Il norvegese del Team Dimension Data ha preceduto il tedesco Nikias Arndt del Team Sunweb e il belga Jens Keukeleire della ORICA-Scott al termine di una lunga fuga. Quarto l'italiano Daniele Bennati della Movistar.

La gara è stata caratterizzata dalla fuga di un ventina di corridori che si è spaccata in due tronconi. I primi nove sono andati avanti insieme fino a un paio di chiolometri dal traguardo. A una rotonda Boasson Hagen ha guadagnato qualche metro e solo Arndt gli è andato dietro. Con una sparata impressionante, il norvegese è andato fino al traguardo, Arndt gli è arrivato a 5 secondi e gli altri si sono dovuti accontentare della volata per il terzo posto. L'altro pezzo della fuga è arrivato a 1'32". Il gruppo ha lasciato fare ed è arrivato con 12 minuti e mezzo di ritardo.

Chris Froome – In questo clima un po' più rilassato del solito, Froome difende facilmente la maglia. L'inglese mantiene 23" di vantaggio sul francese Romain Bardet della AG2R e 29" sul colombiano  Rigoberto Uran della Cannondale-Drapac. Quinto posto per Fabio Aru della Astana +1:55". 

La tappa ha visto una lunga fuga di venti unità con Bakelants (AG2R), Bennati (Movistar), Mollema (Trek), Swift (UAE Emirates), Molard (FDJ), Albasini, Keukeleire (Orica), Boasson Hagen (Dimension Data), Brambilla (Quick Step), Kiserlovski (Katusha), De Gendt, Gallopin (Lotto-Soudal), Arndt (Sunweb), Calmejane, Chavanel, Sicard (Direct Energie), Gesbert, Hardy e Périchon (Fortuneo). La svolta a meno di 20 km dalla fine quando sono iniziate le schermaglie per il successo di tappa. Il gruppo dei fuggitivi si è via via assottigliato, fino a quando è partito l'affondo decisivo di Boasson Hagen.

Tutto si decide nella cronometro di domani, ventesima e penultima tappa del Tour, una cronometro individuale per le strade di Marsiglia di 22.5 km. Un percorso tutt'altro che agevole, con partenza e arrivo all'interno dello stadio Velodrome. Intorno al 15esimo km c'è il temibile strappetto di Notre Dame de la Garde, 1 km in salita al 12% che potrebbe decidere la Grand Boucle. Froome è nettamente favorito e non dovrebbe avere grossi problemi a conservare il vantaggio fin qui accumulato, viste le qualità a cronometro. Interessante la sfida per il secondo posto, con Uran che nelle prove contro il tempo è decisamente più forte di Bardet che lo precede di appena 6". 

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