"Ho pensato a Schumacher e Hayden e ho capito che a volte basta un battito di ciglio per perdere tutto"
"In questi 19 giorni ho rischiato di non esserci più e ho capito che la vita è un dono prezioso e non va sprecata. Ho ripercorso il film della vita e ho capito che ora non devo dimostrare più niente a nessuno". Lo ha detto Max Biaggi, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Premium Sport, un giorno dopo esser stato dimesso dall'ospedale San Camillo, dove era ricoverato dal 9 giugno scorso per un incidente in moto avvenuto sul circuito di Latina.
"La prima cosa che voglio dire è grazie. Ringrazio tutti i fan e le persone che umanamente mi sono stati vicini. Grazie al chirurgo Giuseppe Cardillo che mi ha operato due volte, a tutti gli infermieri della terapia intensiva e al dottore Claudio Ajmone-Cat che è un grande esempio di chi fa questo lavoro con il cuor – ha proseguito l'ex campione del mondo – Il mio obiettivo adesso è quello di riprendermi, è quello di dare amore e felicità a mio figlio e alle persone che mi amano e che amo. Ho pensato molto alle persone che conoscevo bene, come Schumacher e Hayden e ho capito che a volte basta davvero un battito di ciglio per perdere tutto".
A chi gli ha chiesto se tornerà a correre in moto Biaggi ha risposto che "la passione è intoccabile ma darò spazio ai giovani promettenti. Voglio insegnare a loro che ormai il solo talento non basta più in questo lavoro, ma servono altre cose che io posso trasmettere. Per fare questo lavoro ho sempre fatto tanti sacrifici: ora posso dire che la mia vita è bella – ha concluso – Grazie a tutti".
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