"Ha un carattere forte ed è un uomo sincero e onesto, che dà il 100% se prende un impegno"
"Pete è stato il mio più grande idolo, ma seguivo tanto anche Andre che ha un tennis più vicino al mio rispetto a quello di Sampras. Ne ho parlato a lungo con Pete e non vedo problemi". Novak Djokovic ha raccontato a 'L'Equipe' le motivazioni riguardanti il nuovo sodalizio con Agassi. "E' un'incredibile opportunità per apprendere da un campione assoluto che ha fatto la storia del nostro sport", ha spiegato il serbo oggi all'esordio nel Roland Garros. "Questi giorni di allenamento con Andre mi hanno convinto di aver fatto la scelta giusta. Ha un carattere forte ed è un uomo sincero e onesto, che dà il 100% se prende un impegno". Djokovic ha evidenziato le similitudini con l'ex campione statunitense: "Durante la maggior parte della sua carriera Andre ha lavorato e si è allenato pensando che vincere sul campo era la sola cosa che contasse, che lo potesse soddisfare e rendere felice. Ma non era così e – ha proseguito – lo ha fatto chiaramente capire quando ha confessato che in fondo non amava il tennis, che si è sentito spesso chiuso in una gabbia, quasi costretto a giocare, a primeggiare. Anche io ho basato la mia vita sul fatto di vincere match. Tutti coloro che mi hanno accompagnato in questi anni hanno sacrificato le loro energie affinché potessi esprimere al meglio il mio potenziale e diventare il numero uno, il giocatore più forte del circuito". "Ce l'ho fatta e ne sono fiero, ma ora ho realizzato che non posso basare tutta la mia vita sul tennis. E che se perdi non è la fine del mondo. C'è anche altro, è cominciato un nuovo capitolo della mia vita e per la prima volta – ha concluso il serbo – sto sperimentando un momento difficile".
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