La nazionale di Blengini si arrende ai padroni di casa del Brasile 3-0 nell'infuocata finalissima del Maracanazinho

Sfuma il sogno dorato dell'Italvolley. Ancora una volta agli azzurri sfugge il metallo più prezioso, mai vinto nella storia dei Giochi, neppure nell'indimenticabile era della 'Generazione dei Fenomeni'. La nazionale di Blengini, protagonista di un grandissimo torneo e reduce dall'epico successo contro gli Usa in semifinale, si arrende ai padroni di casa del Brasile 3-0 nell'infuocata finalissima del Maracanazinho, remake dell'ultimo atto di Atene 2004. Anche in quell'occasione la spuntarono i verdeoro. Epilogo amarissimo per Zar Zaytsev e compagni, che con le loro imprese a Rio avevano fatto sognare il pubblico italiano, in un incontro combattutissimo e giocato contro l'assordante torcida del palazzetto. Al fischio finale, scorrono le lacrime: terza finale olimpica chiusa con una sconfitta e la maledizione dell'oro che persiste. Ma è un'Italia che esce a testa altissima dal torneo a cinque cerchi di Rio.

Oggi, ultima giornata dei Giochi di Rio è stata segnata anche dalla vittoria del bronzo da parte di Frank Chamizo Marquez nella lotta libera categoria 65kg. L'italo-cubano ha battuto nella finale per il 3-4 posto l'americano Frank Aniello Molinaro per 5-3. Una medaglia di lacrime: "Ho lavorato per quattro anni ma non per il bronzo. Volevo ottenere il meglio", le sue prime parole tra i singhiozzi mentre tutti cercavano di incoraggiarlo. Per l'Italia è la 28esima medaglia a Rio.  Con questa medaglia l'Italia chiude al nono posto nel medagliere con 28 podi (8 ori, 12 argenti, 8 bronzi), eguagliando in termini di medaglie il risultato ottenuto a Londra 2012 (8 ori, 9 argenti e 11 bronzi).
 

Tornando al volley, partenza ottima degli azzurri: il primo allungo del match, a +3, è loro. Il Brasile si rialza dopo qualche attimo di smarrimento iniziale e li aggancia sul 6-6. Spinta dai colpi di Juantorena, l'Italia si mette ancora a condurre, ma viene raggiunta e superata sul 12-13. Momento ora favorevole ai beniamini di casa, che con una sfilza di punti consecutivi fuggono a +5, massimo vantaggio. Ora sono gli azzurri all'inseguimento, un errore di Wallace ci porta a -1. La rimonta però non si completa: ace di Lucarelli, 21-24 e tre set point a disposizione per il Brasile. Zaytsev sbaglia il servizio e i carioca la chiudono sul 22-25 infiammando il Maracanazinho. Inizio in salita ma la squadra di Blengini dimostra che c'è e se la gioca.

Nel secondo set Juantorena e Zaytsev ci regalano i primi due punti, l'Italia resta avanti ma con gli avversari costantemente appiccicati a conferma di un match all'insegna dell'equilibrio. Un errore alla battuta di Juantorena regala ai padroni di casa il 10-10. Un diagonale impreciso di Lanza permette invece il successivo sorpasso ai brasiliani: 11-12. Il rischio che i brasiliani prendano il largo viene sventato dalla nostra Nazionale che supera un momento delicato e firma l'aggancio sul 14-14. Resiste l'equilibrio: al Brasile non riesce l'allungo perché gli azzurri rispondono colpo su colpo e li riagguantano più volte. Uno strepitoso ace di Zaytsev vale il sorpasso italiano: 21-20. Stavolta sono i verdeoro a restarci aggrappati. Finale tiratissimo: Wallace rimette avanti i suoi (22-23), Giannelli attacca in palleggio ed annulla i due set point verdeoro. La battuta sbagliata di Lucarelli consegna un set point all'Italia. Con un muro vincente su Zatsev il Brasile si riprende la possibilità di chiudere la frazione e lo fa dopo con un erroraccio di Lanza in difesa su Wallace: 26-28. Si fa durissima per l'Italia, ora chiamata all'impresa.

L'inizio del terzo atto è equilibrato, una schiacciata di Lanza riporta i conti in parità sul 3-3 e nessuna delle due trova la fuga. I carioca vanno sul +2 dopo un pallonetto di Sousa, ci pensa il muro vincente di Giannelli a riprenderli sul 13-13. L'invasione di Bruno sulla gran battuta di Giannelli ci consente di tornare avanti, poi un muro dello zar ci conduce sul 16-15. Nessuna delle due scappa. Un muro di Wallace consente al Brasile di avere in mano la prima palla della gara. Ci pensa Zaytsev ad annullarla: 24-24. La chiudono però i carioca: 24-26. Facendo esplodere il Maracanazinho e condannando gli azzurri a salire ancora una volta sul secondo gradino del podio olimpico.
 

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