"Mi sta bene il bronzo ma io voglio sempre raggiungere il meglio"
Frank Chamizo è scoppiato in un pianto a dirotto davanti agli occhi dei cronisti in zona mista dopo aver vinto la medaglia di bronzo nella lotta libera ai Giochi di Rio nella categoria 65kg. "Ho lavorato per quattro anni ma non per il bronzo. Volevo ottenere il meglio", le sue prime parole tra i singhiozzi mentre tutti cercavano di incoraggiarlo.
"Mi sta bene il bronzo ma io voglio sempre raggiungere il meglio – prosegue – sono contento per il risultato che ho portato all'Italia che mi ha dato un'altra vita. Non è il meglio ma mi sono battuto lo stesso. Non so cosa sia successo. Ero carico ma oggi mi sono sentito male". Chamizo, che ha combattuto per il bronzo con una evidente fasciatura al gomito, parla poi del match perso in semifinale contro l'azero Asgarov. "I giudici ci hanno messo lo zampino? Dipende, con questi non puoi arrivare così stretto nel punteggio perché la giuria li difende – argomenta – ho sbagliato io, però lui è il campione olimpico di Londra, un'atleta di grande livello e non è facile batterlo per differenza". L'ultimo capitolo è quello delle dediche. La prima è per la famiglia dell'ex moglie ed anche lei lottatrice Dalma Caneva. "Mi hanno guidato per la strada giusta, mi hanno inserito benissimo in Italia – dice – grazie anche alla federazione ed all'Esercito. Quando mi sono sposato mi hanno accolto come una famiglia. Se ci riproverò a Tokio? Si, di sicuro".
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