Dopo aver battuto la Russia, gli azzurri sono in corsa per l'oro: è la 24esima medaglia per l'Italia

Dopo la vittoria sui russi Semenov-Krasilnikov che gli ha regalato la finale olimpica la gioia di Paolo Nicolai e Daniele Lupo è incontenibile. “Sono davvero felicissimo, è un sogno che si avvera: giocheremo la finale olimpica, contro il Brasile a casa loro. Sento che è qualcosa di speciale, abbiamo quasi raggiunto la vetta. In campo abbiamo sofferto tantissimo, però immaginavamo una cosa del genere”, dice Nicolai. Il ragazzo di Ortona mette in luce come “dietro i nostri risultati c’è uno staff, c’è una federazione, ci sono tante persone che ci permettono di fare questo lavoro e di arrivare a questi livelli. Ne ho abbracciate tante e tante ancora ne devo abbracciare. Ora giochiamo contro il Brasile, in Brasile. La squadra più forte del mondo: sarà durissima, ma come vado ripetendo da giorni noi ce la mettiamo tutta e sinora siamo sempre riusciti a imporci, chissà che anche in finale non sia la volta buona”.

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“Sono cinque anni che viviamo insieme, che lottiamo insieme: quando vinciamo, vinciamo tutti e due quando perdiamo lo facciamo tutti e due”, gli fa eco Lupo. “Se prima delle Olimpiadi mi avessero detto che saremmo arrivavamo in finale ci avrei messo la firma”, prosegue. “Prima di cominciare i Giochi avevo delle ottime sensazioni perché avevo giocato bene negli ultimi tornei, perdendo solo con gli americani e i brasiliani le due squadre più forti del mondo”. L’ultima battuta è sulle sensazioni vissute in partita. “Dopo aver perso il primo set non mi sono demoralizzato. Mi sono detto stai giocando una semifinale olimpica ti stanno guardando tutti, i parenti, papà, nonno ed ho dato il meglio di me, tutto qui”, conclude.

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