Dopo aver perso il primo set, gli azzurri reagiscono e battono i russi Semenov-Krasilnikov. Il sogno continua
I guerrieri della sabbia azzurri non smettono di stupire. Difficilmente in Russia dimenticheranno i nomi di Daniele Lupo e Paolo Nicolai. Ljamin-Barsuk nei quarti e Semenov-Krasilnikov in semifinale. Tutti e quattro hanno dovuto chinare il capo davanti alla potenza di Paolo ed all'astuzia di Daniele. Un tandem unito, forte, tatticamente ineccepibile. In una sola parola perfetto. I quarti di finale di Londra avevano fatto intuire le loro potenzialità. Quattro anni dopo sulla spiaggia di Copacabana la consacrazione. E per arrivare alla gloria, come giusto che sia, l'ostacolo più duro. I padroni di casa e campioni del mondo Allison-Bruno. Ultima espressione di coloro che questo sport lo hanno inventato proprio sulla spiaggia che ospiterà l'atto finale. Un sogno che diventa realtà.
In semifinale la coppia azzurra ha giocato con la testa e con il cuore. Dopo aver perso malamente il primo set 21-15, Lupo e Nicolai hanno saputo riordinare le idee tornando in campo più determinati di prima prendendo subito un piccolo vantaggio e conservandolo poi gelosamente grazie alle spingardate di Nicolai al servizio ed in schiacciata. Tutto si decide al tiebreak in una girandola di emozioni. Partono meglio i russi (5-3) ma gli italiani, con il pubblico tutto dalla loro parte, recuperano e mettono la freccia (9-8). E' una battaglia tremenda dove Lupo trova anche la freddezza per fare un punto in bagher al termine di un scambio infinito (12-10). I russi non mollano e raggiungono di nuovo la parità (12-12) ma è il canto del cigno. L'Italia sale 14-12 ed ha due match point. Sul primo Nicolai giustamente forza e sbaglia il servizio ma alla seconda chance Lupo chiude il discorso facendo scatenare gli applausi di un pubblico tutto a loro favore. In finale non sarà così ma questa è un'altra storia.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata