L'atleta è accusato dell'omicidio della fidanzata nel 2014

L'atleta sudafricano Oscar Pistorius torna oggi di fronte alla Corte suprema di Pretoria per presenziare all'udienza in cui si deciderà la pena che dovrà scontare dopo essere stato ritenuto colpevole dell'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. Pistorius, che al momento è agli arresti domiciliari, rischia di dover scontare un minimo di quindici anni di carcere secondo quanto prevede il codice penale sudafricano per questo tipo di delitti. Durante l'udienza, che potrebbe durare fino a venerdì, la difesa esporrà gli argomenti per cercare di ottenere il minimo della pena possibile, mentre la Procura farà lo stesso per ottenere il massimo previsto dalla legge. Secondo alcune fonti locali, il padre della ragazza potrebbe testimoniare per la prima volta durante questa settimana. 

L'ex atleta paraolimpico era stato ritenuto colpevole di omicidio colposo della fidanzata, a cui nella notte del 14 febbraio del 2014 ha sparato attraverso la porta del bagno. La difesa ha sempre sostenuto che Pistorius ha aperto il fuoco per errore, scambiando la sua ragazza per un ladro. Il giudice di primo grado aveva accettato questa versione dei fatti, condannandolo a cinque anni di prigione per omicidio colposo. La sentenza fu però annullata dalla Corte Suprema, che lo ha dichiarato colpevole di omicidio volontario. Secondo l'Alta corte, infatti, i quattro colpi sparati dall'atleta dimostrano che aveva intenzione di uccidere la persona che era dietro la porta, sapendo o no di chi si trattava. Pistorius è in libertà vigilata per buona condotta in una casa di famiglia a Pretoria dallo scorso 20 ottobre.

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