Il direttore generale ha illustrato quello che dovrebbe essere il piano strategico di sviluppo di qui all'evento golfistico più importante al mondo
Nella cornice del Royal Park I Roveri, il circolo di golf della famiglia Agnelli nel parco de La Mandria, è stato compiuto il primo passo ufficiale del lungo cammino di avvicinamento alla Ryder Cup del 2022, che si disputerà a Roma, al Marco Simone. Nell'ambito del convegno 'Sport & Business Day', il direttore generale Gian Paolo Montali ha illustrato quello che dovrebbe essere il piano strategico di sviluppo di qui all'evento golfistico più importante al mondo: "Sarà l'ultima volta che la Ryder Cup lascerà l'Inghilterra come sede europea, una chance che desideriamo sfruttare al massimo per rilanciare tutto il movimentogolfistico. Ho intenzione di rendere questo sport – perché di sport si tratta – più 'pop' possibile. Deve essere uno sforzo collettivo: centreremo questo obiettivo solo se saremo una squadra", ha raccontato l'ex ct della pallavolo azzurra dal 2003 al 2007.
Si comincerà dalle scuole ("A Roma, al Convitto Nazionale, il golf è diventato materia di studio"), si proseguirà con un'opera di sensibilizzazione circolo per circolo. "Ho persino fatto costruire delle miniature della Ryder, nella nostra idea c'è il desiderio di mostrarla a tutti per fare capire quanto vale questa icona straordinaria". Non solo in termini economici ma anche di rimbalzo sull'intero movimento: "Ecco il motivo per cui l'Open d'Italia non avrà una sede fissa ma sarà itinerante: da Nord al Centro, al Sud, alle Isole". A parte quello del 2016, in calendario al golf Club Milano, per i prossimi dodici anni tutti gli altri avranno un montepremi di 7 milioni di euro: "In realtà diventeranno dieci in considerazioni delle spese che dovremo affrontare", ha spiegato Montali con una certa preoccupazione. Non a caso, l'auspicio è che Governo e Coni mantengano le promesse fatte quando è stato abbracciato il sogno Ryder. Altrimenti saranno dolori: "Per questa ragione abbiamo strutturato la federazione con un ufficio commerciale e marketing. E nelle prossime settimane ci saranno nuove definizioni di ruoli e competenze. Comprese quelle del nostro comitato d'onore", ha sottolineato il direttore generale del progetto Ryder Cup.
Proprio il Royal Park I Roveri dovrebbe essere la sede dell'Open 2018, mentre quello del 2017 è già stato assegnato all'Olgiata: "Avremo partner commerciali che ci seguiranno non solo per un anno ma per tutto il tragitto che dovremo compiere in vista della Ryder. Stiamo valutando il numero, tra dieci e dodici", ha aggiunto Montali. Il 'gettone d'ingresso' sarà abbastanza alto: "In Francia, con un Open da tre milioni e non da sette come i nostri, la base di partenza sono 150mila euro. Facendo le debite proporzioni…", ha concluso Montali.
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