Il carpigiano ha nuotato in 7.42.33, nuovo record dei campionati e miglior crono stagionale al mondo

E' ancora grande Italia ai Campionati Europei di nuoto di Londra: per gli azzurri arrivano altre cinque medaglie di cui due sono d'oro. Protagonisti assoluto ancora una volta Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, rispettivamente oro e argento negli 800 stile. Il primatista europeo della distanza e vicecampione del mondo a Kazan si impone vincendo il suo secondo oro della manifestazione, dopo i 1500 stile libero, in 7'42"33. Per Detti, dopo l'oro nei 400 stile libero, il secondo argento dietro al suo gemello diverso in 7'43"52 come nella lunga distanza.

"Stavo peggio in acqua rispetto a due giorni fa – ripete Paltrinieri che ha abbassato il suo migliore stagionale che era 7'46"24 -. Non era una nuotata fluida, ma forzata. Ho provato a mettermi su un passo veloce ma facevo troppa fatica. Aver vinto l'oro e salire sul podio con Gabriele è una grande soddisfazione. Certo è che non ho gestito bene la gara e se ci fossero stati altri dieci metri Gabriele mi avrebbe raggiunto". "Gli 800 sono una gara che stiamo trascurando perché non olimpica. Comunque è un buon tempo anche in considerazione del lavoro da fare in vista di Rio. Gli ottocento servono per allenare i 400 e alla luce dei risultati posso tirare un ottimo bilancio", conclude il 21enne livornese Detti, che ha detenuto il primato europeo della distanza in 7'42"74, prima che Paltrinieri se lo prendesse in 7'40"81 per l'argento mondiale dietro a Sun Yang a Kazan.

Ma è stata anche la grande serata di Luca Dotto. Il 26enne padovano di Camposampiero, romano di adozione, vice campione del mondo dei 50 stile libero a Shanghai 2011, sale per la prima volta su un podio europeo e vince i 100 stile libero in 48"25 (22"90 il passaggio ai 50). "Mi sono detto di non sprecare questa occasione – dichiara Dotto che ha il secondo miglior tempo stagionale dietro l'australiano Cameron McEvoy (47"04). I miei genitori e i miei zii erano qui solo per la finale ed aver vinto davanti a loro mi riempie d'orgoglio. L'oro europeo è il miglior modo di avvicinamento verso le olimpiadi. Non pensavo di nuotare con questa facilità e sono molto contento".  

Una conferma per la gara regina della velocità che non vedeva un azzurro sul gradino più alto da Filippo Magnini che l'ha vinta tre volte consecutivamente dal 2004 al 2008. Lo stato di forma e del lavoro dello sprinter che in stagione ha nuotato due volte 48"34 e lo storico 47"96, tempi che non raggiungeva da quasi un quadriennio, delineano un percorso lineare e senza intoppi in una strada verso Rio che appare sempre più brillante.

Torna sul podio europeo dopo due anni Ilaria Bianchi. La 26enne bolognese di Castel San Pietro Terme, bronzo uscente e campionessa mondiale ed europea in vasca corta nel 2011 si conferma nei suoi 100 farfalla (fu quinta alle Olimpiadi) e conquista il bronzo nei in 57"52 (27"03 il passaggio). Cinque centesimi meglio di ieri ma la consapevolezza di esser tornata a grandi livelli ancora non sufficienti per avvicinare le leader mondiali del delfino in rosa. "Ho nuotato un tempo peggiore rispetto a ieri, e sono arrivata un po' lunga alla fine. Molto bene invece il passaggio. Sapevo che la Sjoestroem e la Ottesen erano fori concorso", conclude l'azzurra che ha preceduto di due centesimi la magiara Liliana Szilagyi.

Oro alla superstar svedese Sara Sjoestroem col record dei campionati di 55"89 a quindici centesimi dal suo record del mondo; seconda la danese Jeanette Ottesen in 56"83. Le due atlete hanno sempre concorso per la medaglia d'oro nelle ultime due edizioni di mondiali ed europei.

Dall'ultima gara del programma, arriva il sesto argento della spedizione azzurra con la staffetta veloce mista. Dopo la mista mista, gli azzurri sprintano in vasca con due uomini (Filippo Magnini e Luca Dotto) e due donne (Erika Ferraioli e Federica Pellegrini) per una 4×100 stile libero chiusa col record italiano di 3'24"55, meglio 3'25"02 del 22 ago 2014 agli europei di Berlino che ci regalò l'oro. La finale parte con con Filippo Magnini che in prima frazione voleva il pass olimpico (almeno sotto al 49" per la staffetta) e invece si deve accontentare di un 49"35 dal blocco. Al cambio si lancia Luca Dotto, fresco vincitore dell'oro europeo, che vola in acqua. Erika Ferraioli, tenace e solida velocista romana, resiste sul podio in 54"35.

L'ultima vasca vede Federica Pellegrini di nuovo in gara dopo i 200 stile libero. La Divina supera agevolmente la francese Anna Santamans e cede solamente alla campionessa olimpica olandese Ranomi Kromowidjojo (52"27), chiudendo in 52"91 lanciata. Per l'Olanda il record dei campionati in 3'23"64. Proprio la Pellegrini in precedenza aveva superato brillantemente le semifinali dei 200 stile libero con il secondo miglior tempo assoluto in 1'56"73. Avanti a tutte ancora l'olandese Femke Heemskerk. "Non ho nuotato una semifinale impegnativa – dichiara Fede, 27enne di Spinea che si allena a Verona con Matteo Giunta. Se avessi avuto accanto un osso duro come la Heemskerk, saremo andate più veloci.  Lei sarà difficile da battere, perché sembra avere una velocità di nuotata superiore alla mia in questo momento. Per me questa gara è un test in vista di Rio". Entrambi qualificati alla finale dei 100 farfalla Piero Codia e Matteo Rivolta. Due azzurri anche nella finale dei 200 dorso in programma sabato. Christopher Ciccarese e Luca Mencarini staccano il pass con rispettivamente il quinto tempo di 1'58"50 e ottavo in 1'59"05.

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