Sebastian Vettel è di nuovo incappato in una partenza shock: fuori alla curva 3 con la sua Ferrari
Sempre e solo Nico Rosberg, come era già accaduto nei primi tre Gran Premi della stagione, con il rischio di precipitare nel baratro della noia ad un mese appena dall'inizio del Mondiale di Formula Uno. Il tedesco della Mercedes ha dominato anche il Gp di Russia, sulla pista di Sochi, in testa dal primo all'ultimo giro. Ma la notizia vera (l'unica) è che Sebastian Vettel è di nuovo incappato in una partenza shock: fuori alla curva 3 con la sua Ferrari, il musetto schiacciato contro un muro, tamponato per ben due volte da Daniil Kvjat, russo piuttosto caliente, i pugni mulinati in aria, dichiarazioni taglienti. "Le immagini sono chiare, non ho nulla da aggiungere. E' inutile fare i miracoli per risalire la classifica se poi dietro non frenano…", ha commentato, furibondo, l'uomo del Cavallino. Il quale, poi, si è subito precipitato ai box della Red Bull per chiedere spiegazioni ed esigere le scuse del suo ex team. Che, comunque, lasciano il tempo che trovano.
Vettel aveva ottenuto il secondo tempo nelle qualifiche ma era stato retrocesso al settimo posto per colpa di un intervento al cambio difettoso compiuto dai meccanici. Si preparava a una super rimonta, Vettel, però non aveva tenuto conto della presenza scomoda di Kvjat. Una variabile impazzita, come non era preventivabile il ko tecnico nel Gp del Bahrain. Se all'affidabilità – ancora da trovare – si aggiunge la follia degli avversari, il compito della casa di Maranello diventa complicato. Tra l'altro, Kimi Raikkonen non è riuscito a infilarsi tra le due Mercedes (il campione del mondo Lewis Hamilton è arrivato secondo), in capo a una corsa assolutamente anonima, quasi di conserva. Neppure i cambi gomma hanno schiodato il Gp di Russia dal sul prevedibile tran-tran, Rosberg ha disputato una gara a parte, insediato "tiepidamente" da Hamilton.
Nonostante manchino molti Gran Premi al termine della stagione, il Mondiale sembra segnato. Sarà, ovviamente, un affare ristretto alla Mercedes: i 100 punti di Rosberg, frutto di quattro trionfi di fila, hanno scavato un canyon, visto che Hamilton ne ha solo 57 e che con gli altri, ferraristi compresi, i distacchi sono siderali. Ma la lotta interna alla casa di Stoccarda è tutt'altro che definita o definitiva e già tra due settimane, in Spagna, presumibilmente si assisterà a una battaglia, a cominciare dalle qualifiche. Barcellona che dovrà essere la terra promessa della Ferrari: il riscatto, adesso, diventa prioritario su tutto e su tutti, quasi un obbligo per scacciare brutti fantasmi e dare un senso agli sforzi compiuti dal team.
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