E sull'ipotesi cessione: Bee? Non vendo tutto, ma ok capitali freschi
La squadra di oggi così lontana dai miei sogni? Forse non è così lontana come qualcuno pensa. Io sono stato impegnato su molti fronti con impegni difficili e anche dolorosi. Ma ora sono tornato in campo. Non lavoriamo solo per l'oggi. Stiamo ricostruendo una squadra per un nuovo ciclo con giovani promettenti e molti fuoriclasse. Sono sicuro che ci riusciremo. In questi anni abbiamo vissuto otto finali di Champions. Entro cinque anni dobbiamo arrivare a dieci". Così il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport', a pochi giorni dal 30esimo anniversario alla guida della società rossonera, in calendario sabato 20.
COPPA ITALIA NON BASTA MA BEN VENGA. A una domanda sulla differenza di visione sugli obiettivi della squadra fra i due ad, la figlia Barbara e Adriano Galliani, il patron ha risposto: "Contraddicendo quello che l'età farebbe pensare, Barbara ragiona più da manager, Adriano più da tifoso. Hanno ragione entrambi, ed entrambi torto. È del tutto evidente che l'Europa League oggi è l'obiettivo alla nostra portata, ed è altrettanto evidente che non ci accontentiamo di questo". Per salvare la stagione, vincere la Coppa Italia "non basterebbe – ha spiegato Berlusconi -, ma alzarla sarebbe importante. Vincere fa sempre bene e, comunque, la Coppa Italia garantisce un posto in Europa".
REGALO PER I 30 ANNI DI MILAN. "Che regalo vorrei per i miei 30 anni al Milan? Sabato, in occasione dell'anniversario, vorrei pranzare con la squadra a Milanello. Ne approfitterò per chiedere a Mihajlovic di vincere tutte le partite da qui alla fine", ha sottolineato l'ex premier. "Balotelli? Si sta rimettendo – ha detto ancora – da seri problemi di salute. Se riuscirà a evitare gli errori del passato, potrà essere una risorsa. Credo valga la pena di provare".
VENDITA A MR.BEE. Se a fine stagione la trattativa con Mr. Bee non fosse ancora conclusa, cercherebbe di vendere ad altri le quote di minoranza? "Il mio obiettivo è comunque il bene del Milan. Nel calcio moderno sono entrati soggetti dotati di risorse infinite e quindi è difficile rimanere competitivi al massimo livello. Per questo abbiamo ritenuto che l'apporto di energie e capitali freschi fosse necessario. Su questa base abbiamo una negoziazione in corso. Aspettiamo che si concluda". Così il presidente rossonero Berlusconi nell'ntervista a 'La Gazzetta dello Sport'. "Non è assolutamente vero", ha risposto alla domanda se sia vero che la figlia Marina lo spinga a vendere tutto il Milan. "Lei – ha raccontato il patron – mi ripete sempre di seguire il cuore e il mio cuore continua a battere forte per il Milan".
SCALA DEL CALCIO. "Stadio di proprietà? L'idea di Barbara (ad della società rossonera, ndr) era assolutamente quella giusta. Purtroppo si sono frapposte difficoltà che al momento non potevamo prevedere. Continueremo quindi a giocare a San Siro, fieri di stare nella 'Scala del calcio', senza tuttavia smettere di guardarci intorno", ha sottolineato Berlusconi. "Che voto darei ai miei 30 anni di Milan? Siamo partiti puntando al 10. Per com'è andata direi 10 e lode. Sono stati trent'anni magici. Abbiamo vinto più di tutti", ha detto ancora il presidente rossonero.
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