Il portiere doriano ex viola si prepara alla sfida di domenica contro la formazione di Paulo Sousa

"È ovvio che per me non è una partita normale. Io sono tifoso viola, come tutti sanno, per cui è una partita particolare. Però, quando si va in campo nei 90 minuti, non cambia niente. Anche se giochi contro la squadra per cui tifi, la squadra del tuo cuore, riesci comunque ad estraniarti per il tempo dell?incontro". Così Emiliano Viviano, portiere della sampdoria ed ex viola, si 'prepara' alla sfida di domenica sera contro la formazione di Paulo Sousa. In cinque precedenti con la Fiorentina, Viviano ha rimediato una sconfitta: "Io bestia nera? Sì, ma credo sia soprattutto frutto del caso", ha spiegato ai microfoni di Premium Sport. "Persi per la prima volta l?anno scorso a Firenze. La fede non si cambia, è una delle poche cosa che nella vita rimangono sempre uguali – ha aggiunto – ma io sono un professionista e devo comportarmi come tale. Ho una società che mi paga e ha investito su di me, devo dare il massimo per la Samp".

Viviano è poi tornato al pari con il Chievo: "Ci spiace, perché abbiamo preso un gol stupido dopo essere andati subito in vantaggio. Però loro sono una squadra rognosa, reduce da diverse sconfitte consecutive. Per la qualità che abbiamo dobbiamo vincere su ogni campo. Un punto comunque aiuta a smuovere la classifica in una A molto equilibrata". Sull'ottimo campionato della Fiorentina, ha commentato: "Viola da scudetto? Non lo dico per scaramanzia. Intanto è prima con merito, anche se se ne parla anche sin troppo poco. A parte con il Torino, ho visto tutte le loro partite: le due sconfitte contro Roma e Napoli sono arrivate immeritamente. È una squadra formata, che fa un calcio bello e che tiene il pallino del gioco. Sousa è un grande allenatore, ha fatto risultati in tanti posti diversi. Ha dato una mentalità più internazionale rispetto a chi lo ha preceduto, che comunque ha lavorato bene per tre anni". Tornando alla sampdoria, Viviano ha spiegato che l'obiettivo è "fare più punti possibili, perché le somme si cominciano a tirare tra marzo e aprile. Abbiamo tantissima qualità,, talvolta inespressa, e bisogna metterne in campo il più possibile. Vedremo dove saremo più avanti. La gara di domenica è importante, perché vincere contro avversari simili fa crescere fiducia e autostima".

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