Gara caratterizzata dalla paura e nella sfida a chi ha più coraggio viene premiato il Palermo sull'Udinese
Chiamate a riscattare entrambe un tracollo per 4-0 (col Genoa i siciliani, in casa con la Juve i friulani) era abbastanza scontato aspettarsi una gara caratterizzata dalla paura e nella sfida a chi ha più coraggio viene premiato il Palermo sull'Udinese. Senza Schelotto in panchina, che non ha ancora l'ok per sedersi sulla panchina rosanero, e con allenatore Bosi della Primavera, i rosanero sono tornati al successo senza sudare neanche più di tanto. Un po' per meriti propri, molto anche per demeriti degli avversari.
Se la prima occasione è dell'Udinese, con Thereau che spreca un bell'assist di Bruno Fernandes a due passi da Sorrentino, è il Palermo a fare la partita, a creare gioco ed occasioni e come naturale conseguenza arriva ol gol al 35': assist di Gilardino per Hiljemark che si inserisce perfettamente e appoggia di tacco verso Quaison: tutto solo lo svedese non sbaglia davanti a Karnezis. Al 41' potrebbe arrivare il raddoppio ma Chochev, servito da Gilardino, di sinistro manda a lato. Per il secondo gol palermitano però basta aspettare solo 10' nella ripresa quando Hiljemark mette in rete di sinistro su assist di Quaison. Gara che di fatto finisce qui, nonostante l'Udinese si svegli (tardivamente). Colantuono inserisce anche Zapata, che dà più vigore al reparto avanzato ma è ancora il Palermo a segnare con Lazaar con un sinistro dalla distanza. Inutile il gol di Thereau (settimo stagionale) di testa, fa festa solo il Palermo che segna il quarto gol con Trajkovski, appena entrato in campo.
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