E' arrivata la decisione del comitato: colpevoli entrambi di corruzione. L'ex presidente elvetico della Fifa ha già annunciato che farà ricorso
Il Comitato Etico della Fifa ha sospeso Sepp Blatter e Michel Platini per otto anni, colpevoli di corruzione. Il Comitato etico ha giudicato "non convincente" la difesa di Blatter sul pagamento di 2 milioni di euro circa a favore di Platini nel 2011, poco prima delle elezioni presidenziali. Il Comitato ha inoltre multato Blatter di 50mila franchi svizzeri, mentre per Platini la multa ammonta a 80mila.
BLATTER ANNUNCIA RICORSO AL TAS. Ma Blatter non si arrende e annuncia ricorso contro la squalifica. Come confermato dal suo consigliere personale, Klaus Stoehkler, all'agenzia inglese Press Association Sport, il 79enne dirigente svizzero presenterà appello al Tribunale di arbitrato per lo Sport di Losanna (Tas) contro la sospensione. "Io continuerò a combattere per me e per la Fifa. Sono stato sospeso per 8 anni per cosa? Non è stato considerato rilevante quello che hanno detto due persone", ha dichiarato Blatter in persona durante una conferenza stampa a Zurigo. "Ho già parlato con il mio avvocato, che sicuramente non era stupito che la comunicazione sia arrivata prima alla stampa. Pertanto faremo appello al Tas e nel caso anche davanti alla giustizia ordinaria elvetica", ha aggiunto Blatter.
LE MOTIVAZIONI DEL COMITATO ETICO. Il Comitato Etico della Fifa, presieduto dal giudice Hans-Joachim Eckert, ha ritenuto "illegale e privo di fondamento giuridico" il pagamento di circa 2 milioni di franchi svizzeri effettuato dalla Fifa a Platini nel 2011. E' quanto si legge nel lungo comunicato in cui viene inflitta la sanzione di 8 anni al presidente della Fifa uscente e al presidente dell'Uefa. Le prove trovate dimostrano l'offerta e l'accettazione di regali, il conflitto di interessi di Blatter e il venir meno del ruolo di fiduciario della Fifa. "Le azioni del signor Blatter non hanno mostrato l'impegno a un atteggiamento etico, non riuscendo a rispettare le leggi e i regolamenti, nonché il quadro normativo della Fifa nella misura a lui applicabile e dimostrando un abusivo utilizzo della sua posizione di presidente della Fifa. Pertanto questo viola l'articolo 13 del FCE (regole generali di condotta)", si legge nel comunicato. A sua volta "il signor Platini non ha agito con credibilità e integrità, mostrando inconsapevolezza dell'importanza dei suoi doveri, obblighi e responsabilità. Le sue azioni – si legge sempre nel comunicato – non hanno mostrato impegno a un atteggiamento etico, non riuscendo a rispettare le leggi e i regolamenti, nonché il quadro normativo della Fifa".
Anche Platini, come Blatter, viene accusato di "aver abusato della sua posizione di vicepresidente della Fifa e membro del Comitato esecutivo". Blatter e Platini hanno dichiarato che il pagamento era stato fatto nel 2011 sulla base "di un accordo verbale" tra i due per una consulenza effettuata dall'ex calciatore francese fra il 1998 e il 2002. Difesa respinta come "non convincente" dal Comitato Etico, che ha aggiunto che le prove non sono state sufficienti a scagionarli dalle accuse di corruzione.
LA SOSPENSIONE A OTTOBRE. Per Blatter e Platini, che erano stati sospesi in via provvisoria per 90 giorni ad ottobre, la squalifica decisa dal Comitato presieduto dal giudice Hans-Joachim Eckert avrà effetto immediato. I due hanno sempre negato ogni accusa, sostenendo che quei soldi erano un regolare pagamento per consulenze effettuato da Platini presso la Fifa negli anni precedenti.
A 60 anni Platini vede la sua scalata al vertice del calcio mondiale interrompersi bruscamente: l'ex grande calciatore francese non potrà infatti candidarsi per la presidenza della Fifa. A 79 anni, invece, Blatter vede chiudersi nel peggiore dei modi la sua carriera di plenipotenziario del calcio mondiale. Al vertice della Fifa dal 1998, l'ex colonnello svizzero era sempre uscito indenne da scandali e accuse di corruzione varie. Tuttavia, l'inchiesta avviata dall'Fbi americana alla fine gli è stata fatale, tanto che Blatter aveva comunque già annunciato la sua intenzione di dimettersi prima delle elezioni presidenziali del prossimo febbraio.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata