Torino, 19 nov. (LaPresse) – “Forse il destino ha voluto facessi il portiere. Mio padre mi suggerì di cambiare ruolo e di provare a giocare in porta. A me piaceva sempre trovarmi al centro del gioco, ma anche fare nuove esperienze”. In un’intervista rilasciata al sito ufficiale dell’Uefa Gianluigi Buffon, nel giorno in cui si celebra il ventennale dal suo esordio in Serie A, ha ricordato i suoi primi passi nel mondo del calcio. “Quando ho cominciato a giocare, come tutti i bambini, non facevo il portiere – ha raccontato l’estremo difensore della Juventus – Mi piaceva fare gol; alla fine tutto sta nel mettere la palla in rete. Dai sei o sette anni, ho cominciato a giocare a centrocampo, o da libero, e mi piaceva molto ad essere sincero. Ero un bambino molto vivace”. Su consiglio del padre però Buffon decise “di provare a fare il portiere per un anno, dopo il quale sarei tornato a giocare in mezzo al campo – ha evidenziato – Dopo appena cinque o sei mesi sono diventato un buon portiere. Probabilmente avevo un certo talento in quel ruolo e subito tutti hanno cominciato ad accorgersene. Un anno dopo ero già il portiere del Parma”.
Il resto è storia nota. Con il club ducale Buffon vinse una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. Nel 2001 arriva il trasferimento record alla Juventus per la cifra di 52 milioni di euro. Quattordici anni dopo, e con sei scudetti, 5 Supercoppa Italiana e una Coppa Italia in più, l’estremo difensore di Carrara è ancora in campo a difendere i pali della società bianconera. A livello di nazionale Buffon è il giocatore con più presenze in azzurro (154) ed è stato tra i protagonisti della vittoria del Mondiale nel 2006. “Il mio primo ricordo della nazionale risale alla Coppa del Mondo del 1982 – ha svelato il capitano della Juventus – Ricordo quei giorni a casa nostra o da mio zio, con tutta la famiglia, con le cene interminabili guardando le partite. Ricordo anche che durante le partite io uscivo fuori o in balcone a giocare. E’ bello ricordare le urla di gioia e delusione che sentivo dal balcone”, ha concluso Buffon.

